UniBo, la “Motor Valley” dei giovani

UniBo Motorsport, il Racing Team dell’Università di Bologna, ha presentato i nuovi prototipi della vettura e della moto per la stagione 2018, interamente progettati e realizzati dagli studenti. All’interno della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, uno dei palazzi più significativi della città di Bologna e sede storica dell’Alma Mater Studiorum, la Squadra Corse dell’Università di Bologna ha organizzato un appuntamento che ha coinvolto tutti i partner e supporter che negli anni hanno deciso di investire nel team, il quale si è confermato all’altezza delle imprese che fanno dell’Emilia Romagna una certezza motoristica, nonché Motor Valley d’Italia.

A dare il benvenuto il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, a simboleggiare l’impegno dell’Alma Mater Studiorum nei confronti del progetto fin dalla sua nascita nel 2009, con parole che celebravano anche la sinergia tra il mondo dell’impresa e quello accademico. A rappresentare il territorio, fondamentale e radicato nel Dna del team, era presente il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, come segno di riconoscimento a un contesto universitario che vuole consolidare e rafforzare il legame con le realtà aziendali dell’Emilia Romagna, nella cornice di una Regione che ogni anno è protagonista di una crescita importante e che si è affermata come una delle aree con maggior richiamo a livello internazionale.

È intervenuto anche Matteo Lepore, assessore alla Cultura, Sport e Promozione della città, confermando la centralità e l’importanza dell’Università anche come elemento di internazionalizzazione e forte richiamo per la città di Bologna. Il Faculty Advisor del progetto Professor Nicolò Cavina che da 8 anni affianca i ragazzi nel loro operato ha sottolineato come con la serata si realizzava un obiettivo e la differenza tra quest’ultimo e un sogno è proprio una data.

Un progetto di valore

UniBo Motorsport è un progetto che ha raggiunto una maturità e una maggior consapevolezza, infatti il professore ha dichiarato: “Non ci fermiamo qui, andiamo avanti con altri progetti: auto elettrica e a guida autonoma. Un sogno, no, un obiettivo”. Portavoce di tutti i responsabili della Squadra Corse presenti e degli oltre 100 studenti appartenenti, il Team Leader, Daniele Battistini, ha ricordato che UniBo Motorsport significa anche mettersi in gioco e rischiare, oltre passione e sacrificio. Era presente anche il direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Bologna, professor Antonio Peretto, che ha dato il suo punto di vista sul progetto UniBo Motorsport e ha confermato l’importanza di una nuova forma di didattica che valorizza l’interdisciplinarità e le competenze trasversali. L’ambassador della squadra, Pier Luigi Santi, ha espresso parole di entusiasmo e passione nei confronti della Squadra che da quasi un anno segue e aiuta nell’integrazione con il tessuto industriale bolognese. Significativo il momento di ringraziamento a due realtà come BolognaFiere, nelle figure del presidente Gianpiero Calzolari e del direttore generale Antonio Bruzzone e Party con la Direttrice Marialuisa Del Toro che hanno permesso la realizzazione dell’evento odierno.

“Terra dei motori” presente

Ha sottolineato inoltre l’importanza del sostegno del mondo industriale, introducendo i due main partner di UniBo Motorsport, Ducati e Lamborghini. Sono intervenuti quindi Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Motor Holding e Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer di Automobili Lamborghini, confermando con estremo entusiasmo l’apprezzamento per una Università che è all’altezza delle sfide tecnologiche che un contesto come la Motor Valley richiede.

I nuovi programmi

L’evento è stato la dimostrazione di un progetto in costante evoluzione, ma comunque legato alla tradizione. Infatti il team ha deciso, per la stagione 2018, da un lato di continuare con la categoria combustion per ciò che riguarda la vettura, dall’altro di lanciarsi in un nuovo progetto di veicoli a ridotto impatto ambientale con l’avvio della moto elettrica. La vettura di Formula SAE presenta un motore di derivazione motociclistica e le seguenti peculiarità: alimentazione a etanolo per minimizzare l’impatto ambientale, telaio in fibra di carbonio, sistema di controllo del motore e del veicolo con le più avanzate funzionalità per massimizzare la prestazione e minimizzare i consumi. La moto introduce elementi tecnologici estremamente innovativi sia relativamente al propulsore che al veicolo, quali ad esempio: componenti strutturali realizzati con le più avanzate tecnologie di additive manufacturing, telaio in fibra di carbonio, batteria basata su celle al litio di nuova concezione, elettronica di potenza e sistema di controllo della propulsione elettrica basati su tecnologie non ancora disponibili sul mercato.

Ateneo e imprese a braccetto

La realizzazione dei due prototipi comporta l’impiego di numerose risorse, così da rendere necessario il coinvolgimento di svariate realtà aziendali: proprio la diversità favorisce il confronto e produce ricchezza. L’evento di  è stato finalizzato anche all’incontro tra i diversi partner del progetto, sottolineando la volontà di creare un network e di consolidare il collegamento tra la realtà accademica e quella industriale. Infine prende ufficialmente il via la stagione di gare della Squadre Corse dell’Università di Bologna, che vedrà la divisione Formula SAE impegnata in tre competizioni (Formula SAE Italy, Formula Student Germany e Formula Student Spain), mentre il neonato team Moto Student partirà in ottobre alla volta del circuito di Aragon per la sua prima gara della storia

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