Un sedile per due (o più)

di Tommaso Armati

Il fenomeno del car sharing urbano si moltiplica nelle grandi città, anche italiane. Aziende multinazionali offrono ormai ai cittadini una valida alternativa al possesso di una prima o seconda auto. Per disegnare un quadro completo abbiamo rivolto le stesse domande ai manager dei due servizi principali di car sharing presenti nel nostro Paese. Per Car2go, che fa riferimento al gruppo Daimler (Mercedes, Smart) ha risposto Horacio Reartes, location manager di Car2go Roma; per Enjoy, azienda del Gruppo Eni, l’interlocutore è Giuseppe Macchia, responsabile del Servizio di car sharing.

Car Sharing e veicolo di proprietà: complementari o alternativi?

Car2go: “In un futuro non molto lontano si prevede un notevole aumento del traffico e della popolazione nelle aree urbane. Più della metà della popolazione mondiale vive già in città. Considerando sia i prezzi del petrolio in aumento che il crescente desiderio di una mobilità individuale, Car2go è la soluzione personalizzata di Daimler agli attuali problemi della mobilità urbana. L’azienda vuole non solo rendere accessibile la mobilità individuale, ma anche renderla flessibile e sostenibile. Car2go offre, dunque, l’alternativa perfetta al possesso di un’auto per alcuni gruppi di clienti, come ad esempio chi vive in centro o in aree urbane altamente congestionate. Una gran parte di questi utenti non avrebbe comunque un’automobile privata, perché non se la può permettere o non ne ha bisogno, o perché non vuole utilizzare una macchina in città, forse a causa della carenza di posti auto. Grazie a Car2go, Daimler raggiunge anche questi target group”.

Enjoy: “Oggi l’utilizzo del servizio è ancora tattico e solo per un 15% degli utilizzatori è diventato alternativo. Si può e si deve migliorare questa percentuale, ma per completare il processo serve il contributo di tutti”.

Quanto peso ha il valore etico (salvaguardia dell’ambiente) rispetto a quello economico/utilitaristico per fare leva sugli utenti e spingerli all’utilizzo di una soluzione di mobilità condivisa?

Car2go: “Car2go non rappresenta solo un mezzo utile e flessibile di spostamento, ma anche un servizio che permette di migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Ciò è stato dimostrato anche dal recente studio realizzato negli Stati Uniti dall’Università di Berkeley, secondo cui ogni veicolo Car2go toglie dalla strada ben 11 veicoli privati, riducendo così la congestione da traffico, consentendo di liberare spazio prezioso per il parcheggio e di migliorare la qualità dell’aria”.

Enjoy: “La sostenibilità ambientale è insita nel car sharing. Sicuramente è una delle leve, ma non la principale che rimane utilitaristica, dato che il servizio permette di muoversi all’interno delle città a prezzi molto convenienti”.

Come evolverà il vostro servizio nei prossimi anni?

Enjoy: “Siamo stati i primi a permettere l’iscrizione completamente online, l’apertura delle auto con l’app e, da poco, anche il rifornimento sempre attraverso la nostra applicazione. Enjoy ama sperimentare, innovare e stiamo studiando altre novità per il prossimo futuro”.

Car2go: “Contiamo attualmente oltre 2.8 milioni di clienti in tutto il mondo e in generale il potenziale di crescita del car sharing è enorme. A ogni modo per noi il futuro del car sharing è senza dubbio elettrico, ed è per questo che stiamo investendo da oltre cinque anni nel campo della mobilità elettrica, acquisendo esperienza e conoscenze per promuovere l’elettromobilità“.

foto-Car2Go-press

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