Truck dealer europei e giapponesi a confronto

“In Europa, come nella Terra del Sol Levante, c’é l’esigenza di portare a compimento la transizione dei Truck dealer da un modello basato sul prodotto verso un modello di businessche pone al centro il servizio al cliente”. Questo il messaggio lanciato da una delegazione di dealer giapponesi ed europei – rispettivamente capitanati da Kazuo Nakajima (presidente del comitatoBus e Truck di Jada & Cceo della Kanto Isuzu Motor Co, Ltd) e Gianandrea Ferrajoli(presidente della divisione Truck del Cecra & ceo di Mecar Spa) – riunitisi a Bruxelles in occasione dell’incontro bilaterale organizzato dal CECRA (Associazione degli Automotive Dealer Europei) e dalla JADA (Associazione degli Automotive Dealer Giapponesi).

Problemi comuni

Nel mondo globalizzato in cui viviamo, le aziende di distribuzione, manutenzione e riparazione Truck si ritrovano a confrontarsi con problematiche sempre più simili, indipendentemente dall’area geografica in cui operano. Trovare soluzioni che supportino le società di logistica nel loro obiettivo di abbattere le emissioni di CO2, riuscire a cogliere le opportunità offerte dal boom dell’e-commerce, integrare i principi virtuosi della sharing economy all’interno della propria equazione di business, rendere l’industria del truck e della logistica più attraente per risorse umane giovani e competenti, sono solo alcune delle sfide comuni per i dealer europei e giapponesi.
 
Nel corso degli ultimi 3-4 anni, alcuni truck dealer sia in Giappone che in Europa hanno lavorato sodo per cercare di adattare il loro business model alle esigenze del paesaggio economico drasticamente rinnovato a seguito dalla pesante crisi economica. Le moderne società di logistica si aspettano che il truck dealer sia il loro principale alleato nella riduzione del downtime e abbattimento dei costi legati all’esercizio del veicolo. Alcuni concessionari hanno già fatto notevoli progressi identificando soluzioni innovative ai problemi dei clienti, ma, secondo l’opinione condivisa del Cecra e della Jada, c’e ancora molto da fare. Entrambe le associazioni sono attualmente impegnate nell’individuazione delle pratiche piu innovativeadottate dai truck dealer all’interno dei mercati di competenza e nella diffusione di queste ai dealer attraverso il network degli associati.
 
Parola ai protagonisti
 
Kazuo Nakajim: “Siamo positivamente sorpresi dalla visione chiara e precisa e dalla fiducia espressa dalla nostra controparte europea, il Cecra. In particolare ci interessa capire meglio il lavoro svolto dal Cecra sul tema dell’accesso diretto ai dati generati da i veicoli connessi”. 
Gianandrea Ferrajoli: “Al Cecra, da sempre cerchiamo di guardare aldilà dell’orizzonte, e siamo costantemente alla ricerca di ciò’ che può’ essere utile per il nostro settore. Considero quella di oggi una giornata storica, poiché grazie a quest’ incontro bilaterale tra le due delegazioni di dealer abbiamo appreso molto su un’economia davvero importante come quella giapponese. A oggi abbiamo semplicemente aperto una porta su un mercato che, per dimensioni e caratteristiche, ha tanto da insegnare a noi truck dealer europei. Posso già anticipare che la relazione con la Jada non e destinata a concludersi qui”.  


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