Trasporto pubblico e privato collaborino

di Michele Crisci*

Il risultato di febbraio (-1,42%) delle vendite di auto a febbraio in Italia, e in particolare la flessione dei privati,

conferma il bisogno di diverse reti di vendita di far ruotare più velocemente le giacenze di vetture già autoimmatricolate che vengono prevalentemente vendute ai privati, drenando così parte della vendita di auto nuove. Inoltre, si assiste a un graduale passaggio dalla proprietà al possesso, attraverso nuove formule di noleggio a lungo termine a privati.

L’evoluzione in corso

La mobilità è in evoluzione il nuovo corso è già tracciato dalla necessità di rispettare l’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (COP 21), nonché il Regolamento europeo che fissa a 95 g/km di CO2 il limite delle emissioni entro il 2020. Unrae insiste sulla necessità di un raccordo con questi obiettivi seguendo le stesse raccomandazioni della Commissione europea che sta lavorando sugli standard, basandosi sul principio della neutralità tecnologica.

Appello al futuro governo

Pertanto si raccomanda alle forze politiche che vinceranno la tornata elettorale di considerare seriamente il tema della mobilità sostenibile nei loro piani di governo, tenendo conto anche del tessuto economico, produttivo e distributivo italiano. Noi non ci aspettiamo una scossa, piuttosto un processo;  si tratta di accompagnare la transizione, cioè cominciare a far collaborare il trasporto pubblico con quello privato, pianificare incentivi per le infrastrutture e un sostegno necessario, magari fiscale, per la vita quotidiana di automobilisti che oggi hanno una sensibilità ambientale, ma anche un budget da rispettare, per stimolare il rinnovo del parco anziano, un passaggio obbligato prima ancora dei blocchi alla circolazione.

*Presidente di Unrae

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