È arrivata nella serata  del 29 maggio scorso una notizia molto attesa da parte del ministero dei Trasporti riguardo la  tormentata vicenda della targa prova che tante proteste ha suscitato tra gli operatori del comparto. L’annuncio è ufficiale: “In relazione alle problematiche che si stanno verificando sul territorio in sede di controlli da parte della Polizia Stradale di veicoli circolanti con targa prova intestata a concessionari o autoriparatori, si è concordata con il Ministero dell’Interno la necessità di pervenire a un chiarimento da parte del Consiglio di Stato sulla corretta interpretazione delle norme. In attesa, il ministero dell’Interno ha assicurato che provvederà  a impartire istruzioni ai propri Compartimenti affinché vengano considerate vigenti le disposizioni emanate da questo ministero sull’argomento”.

Targa prova, quando le pressioni su Roma funzionano

di Fabrizio Guidi*

Sebbene resti l’amarezza delle troppe energie profuse  solo per potere mantenere il rispetto di regole certe e trasparenti, non si può che esprimere soddisfazione quando si ottiene l’attenzione degli apparati burocratici alle legittime istanze di chi ogni giorno cerca di sviluppare il proprio business con impegno, rigore, professionalità e sacrifici anche per garantire la tranquillità dei lavoratori impegnati a portare avanti i progetti comuni.

Agire in team funziona

In questa occasione, siamo stati  davvero capaci di fare squadra. In sinergia con l’azione intrapresa presso le sedi istituzionali da Federauto, c’è stata la presa di posizione pubblica di cui AsConAuto si è fatta protagonista, ma anche l’energica posizione assunta in rete da tutti gli operatori coinvolti e danneggiati sul territorio. A conforto alle nostre istanze, è arrivata una prima positiva risposta che ci permette di ritornare a lavorare con maggiore tranquillità. Il livello di attenzione, tuttavia, sulla problematica della targa prova deve rimanere alto per evitare che lungo il percorso ci siano altre devianze.

*Presidente di AsConAuto

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