Suzuki Ignis: la city-car diventa ibrida

Di nuovo liberi. Con tutte le precauzioni del caso, s’intende. Compresa l’igienizzazione dopo ogni prova della vettura. Ma a Suzuki Italia e al suo presidente, Massimo Nalli, va il merito di avere rotto il ghiaccio e di aver permesso la ripresa di un vero e proprio test drive aperto a un nutrito gruppo di giornalisti su un percorso reale e al volante di un’auto vera. Nel caso specifico, la nuova Ignis Hybrid 2020 che, nei dintorni di Fiano, nel Torinese, abbiamo potuto provare, e che lo stesso Nalli presenta a Gabriele Villa in questa videointervista realizzata al Golf Club La Mandria.

La novità più importante è il motore 1.2 a 4 cilindri aspirato abbinato a un piccolo motore elettrico, che rende la piccola giapponese una delle pochissime city-car mild hybrid. Ne guadagnano – come sottolinea Nalli – efficienza ed emissioni, queste ultime in linea con la più recente normativa anti-smog Euro 6d.

La novità è anche nella batteria agli ioni di litio, di capacità maggiorata: 10 Ah, 7 in più di prima. L’ibrido leggero non permette all’auto di muoversi solo “a corrente”, ma assicura una spinta aggiuntiva in partenza che consente di ridurre i consumi  

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