Successo di Ancma, pedaggi ridotti in autostrada

 

Dopo anni di lotte di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che ha visto poi unirsi la Federazione Motociclistica Italiana e, in ultimo, il mensile Motociclismo con la sua campagna mediatica partita a maggio 2016, finalmente si è arrivati a una diversa tariffazione al casello autostradale per le due ruote.

Dal 1° agosto 2017, infatti, le moto e gli scooter pagheranno il 33% in meno sul pedaggio autostradale. Scontistica permessa solo con l’uso del Telepass abbinato in esclusiva a targhe di veicoli a due ruote.

L’Aiscat (l’associazione sindacale che riunisce i concessionari autostradali), infatti, ha equilibrato una situazione che fino a oggi ha visto penalizzati i motociclisti. Questo è il motivo che porta Ancma a essere soddisfatta per quanto ottenuto ma a non ritenere questo risultato una vittoria ma bensì il giusto riconoscimento su una logica di tariffazione inaccettabile.

La differenziazione della tariffa è effettiva dal 1° agosto, ma dal 15 settembre 2017 diventa operativa, quindi per i motociclisti che in tale periodo avranno usufruito del servizio autostradale con il Telepass otterranno i rimborsi dovuti, mentre il pagamento del pedaggio è diretto per scooter e moto che si fermeranno al casello dopo il 15 settembre.

 

Tappe e protagonisti

 

Il risultato ottenuto è il frutto di un duro lavoro che ha visto l’impegno e il coinvolgimento di molti attori ai quali Ancma rivolge un plauso per quanto fatto. La lista dei ringraziamenti di Ancma è lunga, “ma un sentito riconoscimento va innanzitutto al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha fornito un impulso decisivo affinché si arrivasse a un accordo. Importante anche il sostegno da parte dell’ex ministro Maurizio Lupi, già autore degli sconti per i pendolari in autostrada; il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini che si è battuto in prima persona e speso per questo tema, e il sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro. Non si può evitare di ricordare il contributo dell’onorevole Vincenzo Garofalo, presidente del Gruppo Interparlamentare “Amici delle due ruote” e l’Autority indipendente per la regolamentazione dei Trasporti guidata da Andrea Camanzi”.

 

Lavoro di squadra

 

I molti anni di duro lavoro da parte dei costruttori – dichiara il presidente Confindustria Ancma, Corrado Capelli – che ha visto poi aggregarsi alla battaglia la Federazione Motociclistica Italiana nella figura dei sui presidenti, prima Paolo Sesti e poi Giovanni Copioli, e il direttore del mensile Motociclismo, Federico Aliverti,con la campagna “Metà ruote, metà pedaggio”, finalmente ci hanno ripagato e abbiamo raggiunto un grande risultato. Questo è la dimostrazione che quando si lavora insieme per cause giuste, gli obiettivi si conseguono. Confidiamo – prosegue Capelli – che nel prossimo futuro altre battaglie, che Confindustria Ancma porta avanti per l’industria e per i motociclisti, siano condivise in eguale modo come, ad esempio, quella di portare i 125cc in autostrada, permettere l’accesso di moto e scooter sulle corsie preferenziali, incentivare con sgravi fiscali l’uso di abbigliamento protettivo. Al centro di tutti gli sforzi e le battaglie intraprese, c’è sempre la sicurezza dei motociclisti”.

Il direttore di Motociclismo, Federico Aliverti: “Quando abbiamo iniziato questa campagna e la raccolta firme non sapevo davvero dove saremmo arrivati. Adesso che abbiamo raggiunto questo storico traguardo sono davvero felice da motociclista che sa di aver fatto qualcosa di concreto. Grazie alla FMI ed in particolare al presidente Copioli con il quale siamo stati in quotidiano contatto e che ci ha sempre sostenuto in questa battaglia comune. Sono davvero tante le persone che devo ringraziare e lo farò sulle pagine della rivista, ma un saluto particolare e commosso va a tutti quei motociclisti che, come me, ci hanno creduto, hanno firmato e mi hanno seguito”.

Il presidente di Fmi, Giovanni Copioli, ha dichiarato: “Indubbiamente un grande risultato ed una situazione che certifica come i motociclisti siano finalmente riconosciuti come utenti con anche dei diritti e non solo dei doveri. Questi ultimi giorni sono stati davvero febbrili nei contatti con la politica che ho seguito personalmente, ma finalmente ci siamo riusciti. Un grande risultato per tutto il settore che dimostra che quando c’è unità fra le tante componenti del nostro mondo riusciamo ad ottenere risultati concreti”.

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