Senza patente e senza assicurazione, ci vuole il pugno di ferro

di Giordano Biserni*

L’Asaps, l’Associazione amici della Polizia stradale, raccoglie e fa proprio l’allarme lanciato dal Procuratore aggiunto di Bologna, Walter Giovannini. Secondo l’Osservatorio dell’associazione la sinistrosità più grave e mortale si sta connotando per una percentuale sempre più vistosa di conducenti che risultano privi di patente perché già revocata o sospesa o addirittura mai ottenuta e privi, in casi sempre più frequenti, della copertura assicurativa del veicolo. Tutto questo si trasforma in un volano per la pirateria stradale (117 morti anche nel 2017) e in un ulteriore rischio esponenziale per la sicurezza sulle strade che si aggiunge alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

Provvedimenti più severi

Il ritorno alla sola previsione di una sanzione amministrativa dell’importo di 5.000 euro alla prima violazione si sta rivelando assolutamente inefficace. L’Asaps chiede di conoscere quante sono le violazioni contestate ai sensi dell’articolo 116 del CdS e quanti hanno pagato la relativa ammenda sia italiani sia stranieri. A parere dell’associazione la norma non è assolutamente dissuasiva e ormai rappresenta solo un breve intralcio per i conducenti “spatentati” e scoperti di assicurazione. Si deve tornare quindi a una sanzione di carattere penale che preveda congiuntamente l’arresto e l’ammenda con l’individuazione di ulteriori misure alternative come l’avviso orale da parte del questore e il divieto di uscire di casa in ore notturne, oltre alla confisca del veicolo come nella ipotesi della guida in stato di ebbrezza con valore alcolemico superiore a 1,5 g/litro o sotto l’effetto di stupefacenti.

Una mina innescata

La guida senza patente perché revocata (per recidiva di gravi violazioni stradali o per precedenti gravi incidenti stradali) è un fatto di estrema gravità che deve trovare – e qui concordiamo col dottor Giovannini – una giusta e adeguata risposta e, nei casi in cui sia congiunta alla guida in stato di ebbrezza o con il veicolo non coperto da assicurazione, deve essere previsto l’arresto. Un veicolo condotto da una persona priva di patente, magari ubriaca e col mezzo senza assicurazione è una mina innescata nella circolazione i cui effetti deflagranti possono colpire chiunque. È auspicabile che la politica, che nella campagna elettorale non si è occupata affatto della sicurezza stradale, si riappropri del tema e trovi adeguate ed efficaci soluzioni. La strada non può continuare ad essere teatro di gravissimi comportamenti criminali.

*Presidente di Asaps

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