Il presidente Luca De Meo accanto alla nuova Seat Tarraco

Seat, dodici mesi vissuti intensamente

di Piero Evangelisti

Da alcuni anni a questa parte, a un costruttore automobilistico, per avere successo, non bastano più i nuovi modelli, che rimangono comunque centrali, ma sono indispensabili progetti e attività sempre innovative che coinvolgano il pubblico dei clienti, presenti e futuri, attraverso servizi messi a punto grazie a tecnologie in continua evoluzione.

Seat, la marca spagnola del Gruppo Volkswagen guidata da Luca De Meo, ha festeggiato il 31 dicembre 2018 un anno di risultati strepitosi grazie sia alle novità presentate sia al dinamismo con il quale ha messo in campo nuove iniziative. Come, per esempio, la creazione del sub-brand Cupra che ha già sfornato il primo modello – Cupra Ateca – sviluppato autonomamente, al quale seguiranno altre vetture dal forte temperamento. Con vendite trainate da Ateca e Arona (ora disponibile, unico caso nel suo segmento, anche con alimentazione benzina/metano), negli ultimi mesi del 2018 Seat ha completato la sua famiglia di Suv con la grande Tarraco dalla quale ci si attendono ottime performance di vendita.

Il muro del mezzo milione

L’anno appena concluso si era aperto festeggiando il record di vendite del brand con 470mila Seat vendute nel 2017, un risultato che alla fine dello scorso mese di novembre era già stato superato con 493mila unità consegnate. Non ci sono ancora i dati ufficiali, ma è evidente che la Casa di Martorell nel 2018 ha sfondato abbondantemente il muro delle 500mila unità, un traguardo ma anche il punto di partenza per andare alla conquista di nuove regioni e di nuovi mercati.

Le basi di questa espansione sono già state poste con diversi accordi, come quello con la joint venture Volkswagen Jac in Cina per la progettazione e la costruzione di auto elettriche, una triplice intesa che getta le fondamenta per una solida presenza della casa spagnola nel Paese della Grande Muraglia confermata dalla prossima apertura di un centro ricerche e sviluppo a Hefei.

Seat è poi stata scelta dal Gruppo Volkswagen per guidare la crescita del consorzio in Nord Africa. Il marchio ha puntato sulla crescita in Algeria assemblando Ibiza, Arona, Leon e Ateca nello stabilimento del Gruppo Vw di Relizane. Sempre nel 2018 Seat ha varato progetti legati alla connettività (con Waze) e al car sharing attraverso l’acquisizione in Spagna della start-up Respiro per creare un nuovo modello di condivisione dell’auto.

Luca de Meo, il presidente di Seat divenuto lo scorso anno il “numero uno” del Gruppo Volkswagen in Spagna, ha dunque molti motivi per essere soddisfatto, e tra questi anche un ulteriore importante riconoscimento tributato alla qualità costruttiva dei prodotti Seat con la decisione di costruire la nuova generazione della Audi A1 nella fabbrica di Martorell (attiva da 25 anni durante i quali sono stati prodotte 10 milioni di vetture) che sforna già la Audi Q3.

 

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