Ritmo in 4 tempi

di Federico Falsini

Mi sono domandato più di una volta: quale è la colonna sonora adatta come compagna di viaggio? Beh, da amante dei motori e della musica la risposta è una sola. Dipende…

Dipende… dal motore

Se si ha la fortuna di guidare un V8 (forse il miglior rombo emesso da un motore) la scelta migliore probabilmente è tenere la radio spenta. Specie se la strada percorsa è un susseguirsi di tornanti, dove il rapido variare dei regimi suonano come un vorticoso assolo di Van Halen!

Dipende…dalla strada

Qui le varianti sono molteplici. Personalmente, se dovessi affrontare un lungo tragitto autostradale di certo lo stereo della mia auto si posizionerebbe automaticamente su “The Wall” dei Pink Floyd. La più famosa tra le opere rock, in un crescendo di armonie ben contrasterebbero un altresì monotono viaggio. Anche un Led Zeppelin III non sarebbe una scelta sbagliata…richiamando ripetutamente “Immigrant Song” per i sorpassi veloci! Verrebbe anche da opzionare un bel live, magari un “Made in Japan” dei Deep Purple, giusto per citare quello che ritengo essere il migliore.

Dipende… dal paesaggio

Se il paesaggio attraversato ci avvolge con caldi colori primaverili o ancora meglio con variopinti scorci autunnali, mi verrebbe da creare una playlist in cui sicuramente non mancherebbero una “Watermelon in Easter Hay” di Frank Zappa, “Welcome to the Machine” dei Pink Floyd, “Everlong” dei Foo Fighters, “God” di John Lennon, “A day in the Life” dei Beatles, “She’s a Rainbow” dei Rolling Stone, “Little Wing” di Jimi Hendrix… E la lista si allungherebbe all’infinito, ostacolata solo dalla capienza del mio iPod! Qualcuno lo usa ancora? E’ per me divenuto il moderno sostituto delle pensionate valigette porta-cassette (credo che tutti quelli nati negli anni ’90 non sappiano neanche di cosa parlo…).

Dipende… dall’umore

Almeno per me è così. La musica mi accompagna quotidianamente in tutte le attività che faccio (lavoro escluso, ovvio). In una sessione di allenamento ricercando dell’energia extra, 9 volte su 10 Henry Rollins sarà il mio trainer. Allo stesso modo, se sono alla guida e ho bisogno di una musica rilassante, mi piace molto suonare gli Ozric Tentacles o Bjork. Quando capita invece di volersi destare con melodie più aggressive gli AC/DC sono degli ottimi copiloti. Se poi il ritmo viene scandito dalla voce del compianto Bon Scott gridando a squarciagola “Highway to Hell” non si può chiedere di più! E se invece il traffico cittadino impone basse velocità ma con alta richiesta di attenzione? Elio E Le Storie Tese terrebbero compagnia con discrezione. Coloro che reputo i migliori musicisti italiani (e non sbaglio se li annovero tra i migliori al mondo) sanno comporre articolati tappeti musicali a supporto di geniali quanto mai divertenti storie surreali.

Dipende… infine da cosa?

Lo avevo anticipato, una “fine” non c’è. Non ci può essere una colonna sonora assoluta. Come non c’è un gruppo migliore di un altro perché la musica è talmente soggettiva da non poter essere classificata (infatti non ho mai dato peso alle “Chart”). Ciò che per me è emozionante, per altri non lo è. E qui mi riallaccio ai motori. Esiste allora l’auto o la moto migliore? No, perché come per la musica non c’è quella “bella” o quella “brutta”. Semplicemente, per ognuno c’è quella che ci “piace”….

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