Quella minaccia di Volkswagen di uscire dalla VDA

di Nicodemo Angì*

L’appartenenza alla lobby dei costruttori tedeschi sta diventando limitante e Volkswagen va contro la VDA per l’auto elettrica.

La notizia è clamorosa: secondo “Welt am Sonntag”, Volkswagen aveva pensato di lasciare l’Associazione dei costruttori tedeschi dell’automobile. La Casa automobilistica sarebbe entrata in aperto disaccordo con la potente VDA per le idee sulla transizione verso tecnologie a basse emissioni. A Wolfsburg, infatti, si vorrebbe che la VDA abbandonasse la posizione pilatesca di apertura tecnologica verso la trazione elettrica in favore di un impegno esplicito verso le auto a zero emissioni locali. Il ceo del gruppo Volkswagen, Herbert Diess, ha detto infatti che lo sviluppo e il supporto di altri tipi di propulsione, come le fuel cell o i motori a gas, disperderebbero preziose risorse tanto necessarie alla diffusione della più importante – secondo Vw – alternativa tecnologica.

Volkswagen ha inoltre dichiarato che VDA dovrebbe essere più esplicita nel respingere una sorta di guerra culturale contro l’automobile che si sta combattendo in Germania. Il gruppo propone, quindi, allo scopo di facilitare la diffusione delle auto elettriche, un trattamento fiscale agevolato e la creazione di un “fondo per la mobilità elettrica che consenta, ai proprietari di auto elettriche che costano meno di 20.000 euro, di caricarle gratuitamente. Questa proposta è stata stigmatizzata da altre Case, che in pratica non hanno modelli così economici in catalogo, e anche dai fornitori.

Secondo il giornale “Der Tagesspiegel”, Bosch si è infatti opposta alle idee di Vw, sostenendo che i motori a scoppio continueranno a ricoprire un ruolo importante e che sarà il mercato a selezionare la tecnologia vincitrice. Il direttore di Bosch, Stefan Hartung, ha infatti detto che i regolamenti dovrebbero essere technology-neutral dato che è ancora presto per decidere quale propulsione sia la migliore per il futuro: a stabilirlo, infatti, dovranno essere i clienti.

Il fatto che Volkswagen si sia “lamentata” contro la VDA, ha indotto anche Wolf-Henning Schneider, ceo del grande fornitore ZF Friedrichshafen, a dichiarare che: “non bisogna confondere la strategia di una singola azienda con quella di un’intera industria“.

Non è passato molto tempo da quando Volkswagen ha annunciato di voler accelerare i suoi piani, già ambiziosi, per la mobilità elettrica. L’azienda, che sta ancora combattendo con lo scandalo Dieselgate, prevede di produrre più di 20 milioni di auto elettriche nel prossimo decennio. Come se non bastasse, Vw si è data il traguardo di diventare “neutra” dal punto di vista dell’anidride carbonica entro il 2050. Parallelamente, il gruppo ha dichiarato che l’importante ristrutturazione connessa a queste tappe avrebbe comportato il taglio di migliaia di posti di lavoro.

L’impegno del Gruppo Vw sembra molto serio: ricordiamo il recente accordo con Northvolt, promettente produttore europeo di batterie, che conferma la lungimiranza di Wolfsburg nel ritenere le batterie come un elemento critico. In effetti, la strategia di Tesla nel settore dei battery pack sembra essere la più corretta per la produzione di massa delle auto elettriche.

Una situazione analoga di “sofferenza” nel rimanere in una lobby che dovrebbe aiutare sembra presentarsi Oltreoceano. GM ha annunciato un impegno all-in riguardo i veicoli elettrici ma, nello stesso tempo, fa parte di una lobby (AAM) che sta spingendo in direzione contraria, come riportato per esempio da “Forbes”. L’associazione AAM sta infatti pressando su EPA e sull’amministrazione Trump per mitigare le norme sul consumo di carburante dell’era Obama, regole che avrebbero costretto le Case a fare più veicoli elettrici.

Dopo che il blog specializzato “Electrek” ha riportato questa contraddizione, un dirigente di GM ha contattato la redazione per dire che l’azienda non era d’accordo con queste pressioni. L’autore dell’articolo ha allora suggerito che GM avrebbe dovuto lasciare il gruppo o almeno dissociarsi pubblicamente da queste pressioni. La risposta è stata: AAM fa lobbyng anche per molte altre questioni e quindi GM non vuole uscire dall’associazione.

Ritornando nel Vecchio continente, dobbiamo riportare che l’altrimenti sconvolgente notizia che Volkswagen va contro la VDA sembra esser stata ridimensionata da contatti chiarificatori tra i vertici delle Case. Rimane comunque il fatto che fra i gruppi tedeschi, Vw è quello che sembra avere la strategia di elettrificazione più definita

*www.autoconnesse.it

 

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