Quel peso dei controlli non fatti

di Paolo Uggé*

Tre ponti crollati in sei mesi sono sufficienti per far partire i controlli e giustificare una “mappa del rischio di nuovi cedimenti”? Quanto avevo posto all’attenzione generale nell’aprile 2017, a sei mesi di distanza dalla  tragedia del 28 ottobre 2016 ad Annone Brianza, in provincia di Lecco (e dopo i crolli di un cavalcavia avvenuto a Fossano in provincia di Cuneo e di un ponte sulla A14 all’altezza di Camerano, tra Loreto e Ancona Sud) fa venire i brividi riletto ora. Perché a quei crolli se n’è aggiunto un altro, terribile, quello avvenuto il 14 agosto a Genova.

Una tragedia che fa tornare in mente un’altra domanda, ancora più agghiacciante, che mi ero posto: quanti altri cavalcavia dovranno crollare sotto il peso del silenzio e dei controlli non fatti? Già: a quante tragedie annunciate dovrà assistere ancora il Paese perché la coscienza civile si risvegli e non accetti più quel  “silenzio “colpevole” che ho denunciato sempre, chiamando in causa coloro che non avevano mai neppure raccolto gli Sos lanciati da chi si è sgolato per mesi per denunciare lo scandalo dei trasporti eccezionali?

Perché se un trasporto eccezionale transita su un ponte solo “eccezionalmente”, come dovrebbe accadere, è un conto; ma se quel fatto eccezionale diventa la norma (perché, per esempio, è molto più conveniente economicamente trasportare un carico di materiali in acciaio una volta sola su un unico Tir piuttosto che tre volte su altrettanti mezzi) è tutta un’altra faccenda.

Perché decine di giganti della strada stracarichi di acciaio o altri materiali che transitano ogni giorno possono mettere a durissima prova la tenuta di un’infrastruttura progettata e realizzata per sopportare altri tipi di pesi? Altre persone perderanno la vita o la possibilità, in seguito alle ferite, di avere una vita normale in seguito ad altri crolli? Probabile, verrebbe da dire a guardare le statistiche dell’ultimo semestre. Oggi quelle statistiche devono purtroppo essere aggiornate. Chi guida il Paese sceglierà di non rispondere con fatti concreti anche questa volta?

 *Presidente di Conftrasporto

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