Quanto costa il possesso di un’auto. Lo studio di LeasePlan

 

Tra i possessori di auto in Europa, i norvegesi pagano il prezzo più alto per guidare un’auto. Con un costo di € 708 mensile, i conducenti della Norvegia pagano quasi il doppio per la loro auto a benzina rispetto agli ungheresi (€ 364). I Paesi Bassi sono il Paese più costoso per i conducenti di auto diesel. In media, gli olandesi spendono € 695 al mese per il loro veicolo a diesel. Anche in questo settore, l’Ungheria si rivela il paese più economico (€ 369). Questi sono solo alcuni dei dati rilevati dal Car Cost Index 2016 di LeasePlan, un recente studio sul possesso di autoveicoli e sull’uso delle auto a benzina e a diesel, condotto in 24 Paesi europei. Questo studio analizza in dettaglio, a livello internazionale, tutti gli elementi di costo relativi al possesso di un’automobile, basandosi sulla conoscenza e sull’esperienza di LeasePlan, che derivano dalla metodologia di indagine applicata all’uso della sua flotta multimarca.

 

I dati di “Car Cost Index”

 

Il Car Cost Index di LeasePlan analizza gli elementi che concorrono al costo totale dei veicoli nel segmento delle auto di piccole e medie dimensioni, come Renault Clio, Opel Corsa, Volkswagen Golf e Ford Focus. La ricerca confronta tra loro importanti elementi di costo, quali il prezzo di acquisto, il costo di deprezzamento, la riparazione e la manutenzione, l’assicurazione, le imposte e le spese di carburante, inclusi gli pneumatici invernali, ove richiesto dalle leggi in vigore. L’analisi si basa sui primi tre anni di costi operativi e su un chilometraggio annuale di 20.000 km.

 

Il divario europeo: differenze regionali

All’interno dell’Europa, il costo medio per la guida di un’auto di piccole o medie dimensioni può presentare una differenza che raggiunge i € 344 mensili. I tre Paesi in cui risulta più costoso guidare un’auto a benzina sono la Norvegia (€ 708), l’Italia (€ 678) e la Danimarca (€ 673). La classifica dei paesi più costosi per le auto a diesel è guidata dai Paesi Bassi (€ 695), seguiti da Finlandia (€ 684) e Norvegia (€ 681). Vi è da notare che nei Paesi dell’Est europeo, come l’Ungheria, la Repubblica Ceca e la Romania, i costi per la guida di un’auto a benzina o a diesel sono significativamente inferiori, iniziando a € 369 al mese.

 

Il problema del deprezzamento

I costi di deprezzamento contribuiscono per la percentuale maggiore al costo totale di proprietà di un autoveicolo. In Europa, il costo medio di deprezzamento per i veicoli di piccole o medie dimensioni rappresenta il 37% del costo totale. In Ungheria, il basso costo complessivo è principalmente dovuto a un prezzo di acquisto iniziale inferiore alla media, che influenza positivamente i costi di deprezzamento. Le imposte di circolazione e l’Iva incidono per il 20%, mentre il carburante ha un impatto del 16% sul costo mensile totale di un’auto. Ciò significa che i possessori di auto possono incidere in misura relativamente limitata sui costi, dal momento che l’84% delle spese totali sono di natura fissa. In 6 dei 24 Paesi europei oggetto dell’indagine, guidare un’auto alimentata a diesel è più costoso rispetto a un’auto a benzina. Benché il prezzo del diesel alla pompa sia inferiore rispetto a quello della benzina, una serie di altri fattori, quali delle imposte più elevate, l’assicurazione o i costi di manutenzione spiegano perché in alcuni paesi i veicoli a diesel abbiano un costo più elevato.

 

Il ruolo della tassazione ambientale

Lo studio mostra anche che esiste una forte correlazione tra l’elevato costo complessivo e le alte imposte di circolazione e di Iva (imposta sul valore aggiunto) per entrambi i tipi di veicoli nei Paesi dove è più costoso guidare un’auto (Italia, Paesi nordici e Paesi Bassi), mentre il contrario accade negli Stati dove la guida di un veicolo è economica, che risultano essere anche i meno tassati (Ungheria, Repubblica Ceca, Romania). Ciò può essere considerato un riflesso della presenza di movimenti “verdi” relativamente affermati nei Paesi che si sono rivelati più costosi, che si traduce in regolamentazioni ambientali realizzate attraverso la tassazione. Ad esempio, nei Paesi Bassi, l’Iva e le imposte di circolazione ammontano al 31% del costo totale per la guida di un veicolo a diesel. Per quanto riguarda invece i veicoli a benzina, la Norvegia è il paese in cui esiste la più elevata tassazione, che può incidere fino al 29% sul costo totale.

 

Le alternative possibili

 

Secondo Tex Gunning, Direttore Esecutivo di LeasePlan, “il deprezzamento e la mancanza di controllo sui costi del veicolo sono due fattori che inducono a valutare se sia meglio, per gli automobilisti odierni, possedere un veicolo oppure rivolgersi al leasing o alle altre alternative per la mobilità. La nostra presenza lungo l’intera catena del valore del settore automobilistico – insieme alle nostre dimensioni globali – ci permette di gestire i costi dei nostri veicoli in leasing in modo estremamente competitivo e a un costo base che si rivela inferiore, per i nostri clienti, rispetto al loro acquisto diretto di autoveicoli o flotte. Considerata la complessità degli elementi che concorrono al costo totale di un’auto, consigliamo ai potenziali possessori di autoveicoli o ai gestori di flotte di valutare il quadro generale, prima di decidere se acquistare un’auto nuova o usata – oppure, il che è un’opzione ancora migliore, di prendere in considerazione il leasing o le soluzioni di mobilità avanzata come il car sharing, che possono incidere in misura minore sia sulle proprie finanze che sull’ambiente”.

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