Quando il silenzio è davvero una buona idea

di Gabriele Villa

 

Prendersi un caffè. E meditare, guardarsi attorno. Pensare anche a loro. E fare qualcosa per loro e con loro. Una caffetteria realizzata per assumere, formare e prendersi cura della clientela non udente o con problemi di udito, è l’idea alla base dei cosiddetti “Caffè Silenziosi” (in tedesco, Cafè Ohne  Worte)

Si potrà ordinare ciò che più si preferisce grazie al linguaggio dei segni, offrendo a coloro che hanno problemi di udito, da un lato la possibilità di trovare occupazione nel settore della ristorazione, e dall’altro l’opportunità di condividere momenti con la comunità dei non udenti, in un luogo dove ritrovarsi per mangiare, e soprattutto poter essere facilmente compresi. Sarà, inoltre, l’occasione per i normo udenti di calarsi nella realtà di coloro che vivono questa disabilità e apprezzare come talvolta potrebbe essere (migliore) un mondo più silenzioso. In altre parole, fare della solidarietà senza parole .

Il fondo Ford per gli studenti illuminati

L’iniziativa dei “Caffè Silenziosi” è tra quelle che maggiormente si sono distinte al Ford College Community Challenge 2017, un programma educativo condotto dal Ford Motor Company Fund, che mette a disposizione sovvenzioni per progetti studenteschi focalizzati sulla costruzione di comunità sostenibili per il prossimo futuro. L’iniziativa è stata sostenuta dai Caffè che hanno messo a disposizione i propri locali per ospitare gli eventi Pop-Up, ed è frutto dell’idea di studenti dell’Università di Colonia, Germania. I ragazzi sono stati ispirati dall’aver assistito in prima persona alle difficoltà incontrate dai clienti non udenti, o in generale con problemi di udito, alle prese con le ordinazioni. A tal proposito, si prevede che entro il 2025 circa 90 milioni di persone, in Europa, soffriranno di un qualche tipo di disabilità uditiva

Il Caffe-Pop-Up diventa un concept 

“L’essere non udente può davvero tagliarti fuori dalla società, anche quando si tratta di fare qualcosa di apparentemente semplice, come ordinare un caffè o lavorare come cameriere o cameriera”, ha raccontato Frederike Höfermann, diciannovenne studente di economia, Project Manager del Café Ohne Worte. “L’idea dei Caffè Pop-Up ha riscosso molto interesse, tanto che stiamo cercando di estenderlo ad altre località in Germania, per poi esportare il concept in tutta Europa”. Dal lancio dello scorso anno, sono stati circa mille i clienti che hanno cenato nei sette eventi Caffè Pop-Up dedicati, che si sono svolti in qauutro differenti locali, e che hanno visto all’opera almeno cinque persone di staff ogni volta. “Si tratta di un progetto molto stimolante in cui essere coinvolti, sia per vedere le reazioni  sorprese positivamente di coloro che presentano problemi di udito, sia per apprezzare l’entusiasmo e il grande impegno degli studenti che si sono occupati di questo ambizioso progetto”, ha commentato Debbie Chennells, manager Ford Fund di Ford Europa.

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