Perché Asi è un patrimonio per l’Italia 

di Maurizio Speziali* 

Le conclusioni su quanto fatto nell’anno trascorso le riservo per il prossimo numero della nostra rivista, visto che sono ancora in ballo alcune importanti questioni che contiamo di risolvere entro la fine dell’anno corrente. 

Nella mia prima lettera avevo scritto che avrei tenuto informati i lettori sul lavoro del Consiglio e dell’Automotoclub Storico Italiano. Un modo per rendere sempre più trasparente il nostro ente, che può avere mille difetti, ma non manca del senso della democrazia interna. Lo ha dimostrato durante tutto il 2018, aprendo un nuovo scenario sulla gestione delle attività e sulla riforma di alcune regole. L’Assemblea ha preso importanti decisioni rinnovando il Consiglio e successivamente votando ed esprimendosi sulle modifiche allo Statuto.  

Poi è, giustamente, proseguita l’attività del Consiglio, delle Commissioni e dei gruppi di lavoro creati per rilanciare l’Asi. La grande passione che tutti noi mettiamo in questa attività può aver portato in alcuni casi a considerare un normale dibattito – giocato su questioni oggettive – in una spaccatura interna. Niente di più sbagliato! Avere opinioni differenti non vuol dire essere di parte, ma deve essere spunto di riflessione. 

Normale routine in un’associazione sana, dove la base è pronta a collaborare. Lo abbiamo sperimentato ancora una volta in occasione di Auto e Moto d’Epoca a Padova. Il nostro stand è sempre stato molto affollato, dimostrandosi vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati, che hanno avuto modo di confrontarsi direttamente con molti consiglieri e presidenti di commissione. 

Riguardo al Codice Etico la maggioranza del Consiglio, nella sua seduta del 9 novembre, ha chiesto l’invio di una lettera ai presidenti dei Club con l’invito a esprimersi al riguardo, inviando in tempi brevi un parere. Il tema verrà quindi nuovamente affrontato. 

Dopo una lunga e soddisfacente stagione di eventi organizzati da Club su tutto il territorio nazionale, la stagione invernale è dedicata alla cura dei propri veicoli e alla preparazione della stagione dei raduni del prossimo anno. Troverete sul numero di dicembre de “La Manovella” il calendario del 2019. Come già avvenuto l’anno scorso abbiamo pensato di fare cosa gradita ai tanti appassionati che hanno così modo di programmare le loro “uscite” in base agli spunti turistico-culturali che le manifestazioni propongono.  

Come ci ha confermato lo studio commissionato all’Istituto Piepoli, in occasione del convegno organizzato al Senato il 20 settembre scorso, le nostre manifestazioni rappresentano un importante cifra per l’economia nazionale e contribuiscono ad accrescere nelle persone che vi assistono sentimenti molto simili, se non uguali, a quando si ammira un’opera d’arte. I modelli più popolari suscitano invece ricordi di vita vissuta e sono quasi un invito ad avvicinarsi alla nostra passione. D’altronde il 45% degli intervistati dall’Istituto Piepoli si è dichiarato potenzialmente interessato all’acquisto di un veicolo d’epoca. 

*Presidente di Asi 

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *