Per il diesel aumentano i nemici


di Massimo Ghenzer*

Le motorizzazioni diesel hanno avuto un’evoluzione qualitativa negli anni che è stata premiata, in Europa, da livelli di vendita formidabili. Ora i motori diesel, oltre che efficienti, sono silenziosi con consumi contenuti. Il diesel, tuttavia, non è stato adottato dai mercati Usa e cinese. In quelle nazioni si privilegiano i benzina e, da un po’ di tempo, soprattutto in Cina, si programma una massiccia diffusione dell’elettrico. Le emissioni dei diesel vengono ritenute più inquinanti e, quindi, la vendita è ostacolata. Un movimento ampio contro i motori diesel, trova da tempo cassa di risonanza nei media, e i sindaci delle maggiori città europee hanno dichiarato guerra al gasolio e ne impediranno, tra pochi anni, l’accesso nei centri delle città. Segnali chiari si cominciano a notare sin da questi mesi, così che il transito dei diesel Euro 6 in alcuni Comuni è bandita durante le domeniche a circolazione limitata.

A parlare sono le vendite

Fino a poco tempo fa il consumatore europeo sembrava non curarsi di questi divieti e continuava a comperare in maggioranza vetture diesel. Da qualche mese la tendenza è ribaltata e gli acquisti di veicoli diesel sono diminuiti notevolmente, soprattutto in Europa Centrale.
Nel nostro Paese il fenomeno esiste, ma per il momento in misura inferiore. Le Case da tempo si stanno attrezzando e, quasi tutte, hanno messo in cantiere la realizzazione di auto elettriche.
I modelli ibridi prodotti sono in aumento, come le vendite. Le vetture con alimentazione a metano, meno inquinanti, potrebbero giocare un ruolo più attivo, ma per ragioni difficili da comprendere non decollano e vengono acquistate in misura limitata e non conforme ai loro pregi. Come altre volte in passato, il comportamento dei consumatori è centrale per accelerare l’evoluzione tecnologica.
I segnali che vengono dal mercato, se confermati nei prossimi mesi, potrebbero indurre i governi a favorire il rinnovo del parco circolante con vetture meno inquinanti. Il passaggio tuttavia è delicato, perché la rapida conversione delle fabbriche, in Europa, dal diesel ad altri sistemi di propulsione, incontra inevitabili ostacoli tecnici ed economici che richiedono tempo per essere risolti.

*Presidente di Areté Methodos

1 Comments

  1. Giorgio says:

    Tutto vero, ma una svolta deve avvenire sopratutto per la ns salute. Non è stato trattata la motorizzazione di nuova generazione ibrida . Motori termici ed elettrici di pari potenza.

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