Gerardo Giannone

In pensione a 70 anni è una vergogna

di Gerardo Giannone*

Andare il pensione a 70 anni? Bene! Ma in cambio? Pensare che io (come milioni di operai) lasceremo la fabbrica con i suoi ritmi da concorrenza assurdi a 70 anni è qualcosa di vergognoso… Anche perché la motivazione economica per quanto sia corretta non può determinare la vita delle persone. Un conto è stare a 70 anni in ufficio pubblico dietro una scrivania al caldo o freddo seconda della stagione e con ritmi di lavoro a cui l’Italia è abituata, un altro è lavorare nel privato.

Penso anche a chi lavora nei supermercati e ogni giorno deve esaudire le richieste dei clienti faccia a faccia in tempi velocissimi..

Penso ai precari di ogni settore che non solo vivono l’angoscia del non lavoro, ma anche a ciò che fanno per ingraziarsi il titolare per mantenere il lavoro. Insomma qualcosa di deve pur fare. Io penso che un contrappeso esista, per accettare l’età pensionabile.

La soluzione c’è

Ridurre l’orario di lavoro a parità di stipendio da 40 ore settimanali a 30/35. Qualcuno potrebbe obiettare che per le aziende ci sarebbero nuovi costi e ciò non sarebbe fattibile per ragioni economiche, ma, sarebbe una bugia! Con l’attuale sistema tantissime industrie e imprese su 24 ore tengono aperti i loro capannoni solo 14 ore al giorno facendo fare due turni da 8 ore ( mezz’ora e per la mensa e altri 30 minuti sono le pause) avendo un processo produttivo solo del 60% sul potenziale effettivo e con ritmi alti che sfiancano i lavoratori e usurano i robot (i quali non hanno la giusta manutenzione per tempo).

Riformulare la giornata lavorativa su 4 turni di 6 ore (suddividendo gli attuali organici per turno) cadauno, dimezzando le pause farebbe sfruttare il potenziale produttivo o di vendita al 100%. Inoltre, dal 2013 a oggi le imprese hanno beneficiato da parte dello stato di circa 50 miliardi per sgravi e sovvenzioni (13 miliardi in Industry 4.0, 22 miliardi per sgravi assunzioni del job’s act, 6 per la riduzione Irap e 4 per quella Ires, a cui vanno aggiunti i primi 5 miliardi per impresa 4.0). Mentre per gli operai solo 10 miliardi (80 euro di Renzi). Pertanto, trovare qualche miliardo per coprire o aiutare, fate voi, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio al fine di rendere la vita degna di essere vissuta e non solo lavorata credo sia possibile!

*Coordinatore Art1 MDP Fca Pomigliano (operaio che va in pensione a 69 anni e 9 mesi)

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