Nokian versus aquaplaning

di Gabriele Villa

Può sembrare un paradosso ma l’aquaplaning, lo slittamento sull’acqua, trasforma l’automobilista in passeggero. Attenzione, dunque, a non sopravvalutarci come guidatori e a non sottovalutarlo: come un nemico insidioso l’aquaplaning è una minaccia reale con condizioni meteo da fine estate o autunnali. Si verifica quando il battistrada non riesce a rimuovere l’acqua dallo spazio tra lo pneumatico e la strada che va a formare una specie di cuscinetto sotto la gomma.

Gli pneumatici perdono aderenza, e l’automobilista non riesce più a controllare il veicolo. È importante mantenere la calma in caso di aquaplaning. Come reagire? Proviamo a seguire e tenere bene in mente i consigli di un esperto: “Se il veicolo va in aquaplaning, solleva il piede dall’acceleratore e premi la frizione verso il basso. Non frenare o ruotare le ruote con forza. Quando si rallenta, l’aderenza può tornare improvvisamente. Quando ciò accade, è indispensabile che le gomme puntino nella giusta direzione, non verso il traffico in arrivo”, dice Martin Dražík, Production Manager CE per Nokian Tyres. Fortunatamente, si può facilmente ridurre il rischio di aquaplaning anche prima di mettersi dietro al volante. Il primo modo è quello di controllare regolarmente la profondità del battistrada delle gomme e assicurarsi che siano in buone condizioni. Pneumatici usurati equivalgono a una minore capacità di rimozione dell’acqua, dal momento che il battistrada non ha più sufficiente capacità di conservazione dell’acqua.

Test recenti condotti da Tekniikan Maailma (5/2018), evidenziamo come gli pneumatici consumati iniziano a partire in aquaplaning a velocità inferiori o uguali a 75 km/h. Il miglior pneumatico nuovo del test ha iniziato l’aquaplaning a 88 km/h. Oltre alla profondità del battistrada, è necessario controllare la pressione dello pneumatico. Una bassa pressione degli pneumatici aumenterà il rischio di aquaplaning.

Già meglio con le gomme gonfie

Controllare e gonfiare le gomme se necessario sono misure di sicurezza importanti che non costano nulla e per le quali basta recarsi alla stazione di servizio più vicina. Correggere la velocità aiuta a mantenere il controllo. Si può prevenire l’aquaplaning quando si è al volante. Il modo più semplice ed efficace per farlo è mantenere la giusta velocità in ogni momento. Sulla strada, non ci si dovrebbe mai fidare cecamente della tecnologia o considerare i limiti di velocità un valore minimo. Anche pneumatici nuovi potrebbero non essere in grado di prevenire l’aquaplaning se si guida troppo velocemente sotto una pioggia torrenziale.

Da ricordare in condizioni meteorologiche con pioggia: controllare la profondità del battistrada delle gomme. La profondità minima raccomandata del battistrada è 4 mm. Meglio, dunque, verificare la pressione delle gomme. Pneumatici sgonfi sterzano più lentamente e, inoltre, consumano una maggiore quantità di carburante. Dosare la velocità a seconda delle condizioni meteo resta una misura indispensabile: con pioggia intensa, si dovrebbe ridurre la velocità di 15-20 km/h e guidare con calma, osservare la superficie della strada per non guidare dentro i solchi perché accumulano acqua. 

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