Motor Show, appuntamento immancabile per l’Italia 

di Gianmarco Giorda* 

L’Italia dell’auto sta uscendo dalla crisi confermandosi un mercato importante, il quarto in Europa per volumi di immatricolazioni, e la nostra filiera è ancora un comparto chiave dell’industria nazionale, con 1,16 milioni di addetti – il 7% della manifattura in Italia e di tutta l’occupazione nelle imprese dei settori industria, commercio e servizi – e una produzione in crescita del 7,1% nei primi 9 mesi del 2017.
A un Paese con questi numeri non può mancare un Salone che, come il Motor Show di Bologna, possa veicolare contenuti di innovazione tecnologica direttamente fruibili dai visitatori, mantenendo al centro il prodotto auto e, al contempo, trovando stimoli nuovi per il suo pubblico, al passo con le trasformazioni e le sfide che il settore sta vivendo.
Il Motor Show è quindi un appuntamento immancabile per il mondo dell’auto in Italia e il suo valore è riconosciuto a livello internazionale da Oica, organismo che raggruppa le Associazioni nazionali dei produttori di autoveicoli a livello globale, che lo include, ogni due anni, nel suo calendario ufficiale.
Proprio in riferimento a Oica, Anfia ha da poco assunto la Presidenza del Comitato Saloni e Fiere, di cui faceva già parte da anni, e che si occupa principalmente di assegnare l’accreditamento ai Saloni internazionali e di istituire il calendario annuale dei Saloni accreditati, oltre a lavorare con i responsabili dei saloni e delle fiere dei vari Paesi membri, al fine di armonizzare l’organizzazione tra le diverse esposizioni.
Questo incarico, che mi vedrà coinvolto in prima persona, è senza dubbio sfidante in una fase di profonda trasformazione delle logiche dei Saloni internazionali come quella che stiamo vivendo. 

L’importanza del contatto 

La «crisi» dei Saloni intesi in senso classico/tradizionale a cui abbiamo assistito nell’ultimo decennio, ha aperto nuovi orizzonti e opportunità. È ancora fondamentale mantenere il contatto diretto tra i visitatori e il prodotto auto, ma i nuovi format aprono anche interessanti spazi di dibattito sui trend tecnologici attuali e futuri. I grandi Saloni internazionali comprendono infatti chiaramente l’importanza delle nuove tendenze del digitale e costituiscono un’opportunità unica per mostrare le continue innovazioni, e persino le rivoluzioni, in corso nel settore automobilistico.
Le crescenti interazioni tra i costruttori di autoveicoli e componenti e i settori dell’Information Technology, Telecommunications e Software, infine, hanno oggi la possibilità di estendersi anche al mondo dei Saloni e delle fiere, indicando un ulteriore, e molto prossimo, trend di sviluppo. 

*Direttore di Anfia e Presidente del Comitato Saloni e Fiere di Oica 

 

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