Morti sulle strade, calo di tensione pericoloso

di Giordano Biserni*

I due gravissimi incidenti di Jesolo e Cesena nei quali 8 ragazzi hanno perso la vita, ripropongono in modo prepotente il problema delle “stragi del sabato sera”. ASAPS da tempo sottolinea che su questo aspetto della sicurezza stradale, come su altri, si sta abbassando purtroppo la guardia. Non leggiamo più iniziative forti che alzino l’attenzione e la tensione su questo aspetto della sinistrosità più drammatica. Da anni segnaliamo la ormai cronica carenza di etilometri, insufficienti come numero e per di più gran parte fermi per mesi in revisione nei due banchi prova disponibili del MIT, di cui quello di Roma è rimasto bloccato per otre 24 mesi.

C’è poi un costante calo delle pattuglie soprattutto nelle statali e provinciali in particolare di notte (cresce l’età media tanti gli ultracinquantenni nei turni). Si sono perse in totale alcune decine di migliaia di pattuglie l’anno dal 2008 al 2018 solo della Stradale. Il contrasto all’uso degli stupefacenti è complesso e quindi occasionale. Non si vedono più vere campagne informative antialcol. L’uso del cellulare è dilagante e di notte di fatto incontrastabile.

Nel 2001 nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì alle 6 del sabato e dalle 22 del sabato alle 6 della domenica, si contavano 917 morti. Con la patente a punti, con le leggi più severe nel contrasto all’alcol alla guida fino alla confisca del mezzo, con la distribuzione degli etilometri, con l’impegno forte della Stradale e delle altre forze di polizia, con le campagne di comunicazione mirate si era arrivati addirittura sotto quota 300 vittime, e una risalita a 338 nel 2017.
In Romagna, negli anni ‘90, si perdevano circa 25/30 ragazzi l’anno per le cosiddette “stragi del sabato sera”. Ultimamente eravamo scesi a 5-6 ragazzi l’anno. Sempre tanti, ma in netto calo. E ora si torna a risalire. Dobbiamo ricavarne che i risultati sul versante della sicurezza stradale non sono mai, mai chiusi e sicuri in una cassaforte, nello sportello è sempre appesa la chiave del rilassamento della caduta di attenzione e allora i lenzuoli bianchi stesi sulle strade tornano a risalire.

*Presidente di ASAPS

 

1 Comments

  1. Emidio says:

    Vero quello che scrive, ma i controlli da soli non bastano….ci vuole consapevolezza alla guida!
    E la si ottiene solo con la formazione.
    Bisogna rendere obbligatori i corsi di guida sicura!

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *