Milano polo nazionale delle auto d’epoca

Dalla storica mostra-scambio di Novegro alla più giovane AutoClassica, il capoluogo lombardo è sempre di più il motore italiano dei gioielli di un tempo nel panorama dei Classic Car Show

Tre giorni di auto. Tre giorni di storia. La sesta edizione di Milano AutoClassica accende i motori a Fiera Milano di Rho, venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre. E il mondo delle auto d’epoca si scatena.

Per tre giorni gli appassionati di motori potranno respirare, vivere e parlare di automobili a 360 gradi grazie ad un perfetto mix tra vintage e moderno che permette di presentare il mondo dell’automobilismo come pochi oggi sono in grado di fare. Per questo, grazie a AutoClassica, Milano potrebbe diventare il polo nazionale delle auto storiche.

Il capoluogo lombardo, con Novegro, è in verità già consacrata da 66 anni la capitale dell’auto d’epoca in Italia. La “Mostra-scambio di auto, moto e ciclo d’epoca” è infatti una delle più importanti rassegne che si svolgono nel parco esposizioni alle porte di Milano e si colloca ai vertici della classifica degli eventi di questo genere a livello internazionale. Oggi sono più di 600 gli espositori che stabilmente frequentano quella mostra-scambio e più di 30mila persone quelle che ogni volta la visitano. Della “Mostra-scambio di auto, moto e ciclo d’epoca” si tengono tre edizioni all’anno: a febbraio (nel 2017 dal 17 al 19) e a novembre (si è tenuta dall’11 al 13 scorsi), maggiormente rivolte alla moto e una in concomitanza con Autocollection (dal 22 al 23 aprile 2017), prevalentemente indirizzata all’auto.

La più giovane Milano AutoClassica, invece, pur essendo solo alla sesta edizione, si è già imposta e sta facendo parlare di sé. Nel panorama dei Classic Car Show, l’appuntamento milanese è incentrato sulla contaminazione tra passato, presente e anche futuro. Alla base di tutto c’è solo una grande passione per l’automobile: un padiglione dopo l’altro, il filo rosso che lega questa manifestazione passa attraverso tutte le epoche storiche, dall’identità del marchio al ricambio originale, dalle opportunità di scambio e di business tra collezionisti provenienti da tutto il mondo, all’approfondimento di storie del passato a confronto con le forme del design di oggi o con le evoluzioni del motorismo sportivo di domani.

Un’esposizione non statica, come di solito sono quasi tutte le altre, ma dinamica: dai test drive ad un’asta dedicata a vetture uniche e da investimento. RM Sotheby’s, la più grande casa d’aste al mondo dedicata alle vetture di altissimo prestigio e da investimento, presenta “Duemila Ruote”, la più grande collezione a tema automobilistico mai offerta in Europa. La collezione include più di 430 autovetture 150 moto e 60 natanti, con l’aggiunta di centinaia di biciclette ed oggetti di automobilia, offerti senza riserva. C’è, per dirne alcune, una Chevrolet Corvette del 1959 a 65mila euro, una Lancia Aurelia B20 del 1951 a 90mila, un’Aston Martin DB2 del 1952 a 150mila, una Jaguar E Type S1 del 1963 a 55mila, una Lamborghini Murciélago del 2002 a 165mila, una Ferrari 330 GT del 1964 a 180mila, una Ferrari 360 Modena del 1999 a 65mila, una Ferrari Testarossa del 1986 a 130mila, un’Alfa Romeo Giulietta Sprint Speciale del 1961 a 90mila.

In questo modo Milano AutoClassica diventa un punto di incontro tra gli appassionati di automobili di ieri e di oggi, proponendo ai visitatori italiani e internazionali un ricco parterre di capolavori dell’automobilismo d’epoca, una grande offerta di auto storiche da ammirare e da comprare, un’ampia sezione dedicata ai ricambi e al collezionismo storico, ai club, ai registri storici e ai musei, nonché mostre tematiche su modelli o marchi che celebrano un anniversario.

Insomma, un’elegante vetrina di stile e grande opportunità di contatto per le case automobilistiche che, accanto ai modelli iconici che hanno fatto la storia del loro brand, hanno la possibilità di proporre le loro novità.

Una strada che parte da lontano, dalla tradizione che costituisce l’identità di un marchio fino al presente del mercato, sotto l’unico filo conduttore della genuina e sana passione per l’automobile.

Fabrizio Boschi