Milano “car free” e l’ideologia del verde Monguzzi

E così sia. Il 22 settembre, giornata «car free» in buona parte delle città del mondo (così dicono), tutti in tram e metro. Potrebbe essere l’occasione di incrociare sul tram diretto a San Siro qualche giocatore, come Gigio Donnarumma (sempre che rimanga al Milan) o Lautaro Martinez. Quel giorno, infatti, ci sarà il derby della Madonnina; pensate che emozione sferragliare verso il “Meazza” con a fianco due o più divi del pallone, gli stessi che scenderanno poco dopo in campo.

E se quella domenica sgombra dalle automobili ricadesse nella «fashion week», altro che Gigio e Lautaro, a scegliere il mezzo pubblico per raggiungere le passerelle potrebbero essere modelle e modelli da copertina. E chissà, aggiungiamo noi, nella calca potrebbe spuntare la chioma bianca di Giorgio Armani o quella bionda di Donatella Versace.

È quanto sogna Carlo Monguzzi, presidente della Commissione ambiente e mobilità del Comune di Milano, che in una nota chiama a raccolta, quando manca più di un mese, il popolo radical-chic della metropoli in vista della domenica senza auto. «Sarà il primo Milan-Inter dell’emergenza climatica», sottolinea Monguzzi. Come se bastasse una giornata senza traffico per risolvere il problema che il “verde” di Palazzo Marino si pone. Già in passato, sempre a Milano, togliere le auto dalle strade non aveva portato a grossi risultati dal punto di vista ambientale.
Meglio dire, a questo punto, di voler far diventare, per alcune ore della domenica, certe aree della città delle enormi zone pedonali, dove poter dar sfogo a tutti gli hobby possibili. Ma continuare a dare addosso ideologicamente all’automobile, ritenendola il male di tutti i mali, è un errore. La libertà di muoversi è un sacrosanto diritto. Stupisce come Monguzzi (ma la lista è lunga), preso dall’ideologia, rifiuti a priori di capire come l’industria dell’auto abbia fatto passi da gigante nella lotta alle emissioni e i tanto demonizzati diesel di ultima generazione abbiano drasticamente abbattuto CO2, particolato e sostanze dannose. Meglio sognare Gigio e Lautaro in tram, che ragionare una volta per tutte sulla realtà dei fatti

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