Mercedes GLE, 20 anni di carriera

di Cesare Gasparri Zezza

Mercedes-Benz, nel corso della sua storia, ha spesso presentato quelle che nel tempo sarebbero diventate delle vere icone. Era il 1954 quando al Salone di New York debuttò la sportivissima ed elegante 300 SL Ali di Gabbiano. Soluzioni all’avanguardia, a quell’epoca, per un’auto capace di sfrecciare a una velocità massima compresa tra i 220 ed i 258 km/h a seconda delle versioni. Nel 1963, sotto i riflettori del Salone di Francoforte cominciò la sua carriera la 600 Pullman. La più grande autovettura di Mercedes realizzata nel Dopoguerra fino ad allora. John Lennon la scelse deliberatamente bianca come alternativa alla Rolls-Royce Phantom VI e per il Papa Paolo VI ne fu realizzata una versione su misura.

Nel 1997 la Classe A non scansò “l’alce”. Si cappottò in una prova di agilità, la “prova dell’alce”, e il suo futuro sembrava compromesso. Ma dopo l’introduzione del sistema Esp divenne un “must”, svecchiando l’immagine del marchio e diventando l’auto più desiderata dall’esigente pubblico femminile.

Praticamente, in contemporanea, comparve la M, il primo Suv della Casa di Stoccarda.

La svolta verso gli “All Acctivity Vehicle

Le prime avvisaglie di una nuova vettura “all terrain” nei piani di  Mercedes è datata 1996 quando, al Salone di Detroit, venne presentato il concept AAV (All Activity Vehicle), modo con il quale gli americani declinavano i Suv. Il riferimento agli yankee era chiaro: sotto l’emblema della Stella doveva nascere un Suv premium capace di conquistare il mercato a stelle e strisce. Ovviamente, la vettura, avrebbe dovuto trovare una sua collocazione anche in Europa, dove l’egemonia commerciale era limitata a pochi modelli.
La versione definitiva arrivò nelle concessionarie statunitensi nell’autunno del 1997. In Europa si dovette aspettare l’anno successivo. Il Suv inaugurò una nuova classe di modelli nella già ampia gamma Mercedes-Benz. Prima fu identificata con la lettera M, successivamente tutti i modelli avrebbero avuto come prefisso la sigla ML.

L’evoluzione di una gamma

Il nuovo Suv premium, non ebbe mai le velleità di sostituire la già iconica Classe G, il fuoristrada duro già sul mercato dal 1979. Nel 2015 l’ML ha cambiato ancora nome: da allora si identifica con la sigla GLE.
A vent’anni di distanza, la GLE ha tagliato nuovi traguardi in comfort e sicurezza. Tanto spazio per tutti i passeggeri e i loro bagagli ne fanno il veicolo perfetto per affrontare in relax anche le distanze più importanti.
Dalla posizione di guida si domina la strada, visione completa della zona circostante, seduta regolabile elettricamente e una strumentazione chiara e completa. C’è un ampio display per l’infointrattenimento e tanti sistemi attivi di assistenza alla guida di serie. Per i più esigenti, una nutrita gamma di optional permettono di realizzare un perfetto veicolo “tailor made”. 

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