Mercedes-Benz Classe E: l’ambasciatrice del brand

di Piero Evangelisti

Nella sterminata gamma e nel mix di vendita di Mercedes-Benz sono le compatte di Classe A, e dei suoi tanti spin-off, e i Suv ad avere un peso sempre maggiore, ma in ogni parte del mondo la Mercedes per eccellenza rimane la Classe E, è così da 44 anni, una lunghissima carriera durante la quale è stata prodotta in 14 milioni di unità. L’arrivo della nuova generazione, che sarebbe stata una sicura protagonista al Salone di Ginevra che non c’è stato, segna una nuova tappa nell’evoluzione stilistica e tecnologica della Casa di Stoccarda.

Il profondo aggiornamento di Classe E si riflette già nella gamma di modelli: ora il design Avantgarde degli esterni è di serie fin dal modello d’ingresso. Di conseguenza, per la prima volta, il modello base di Classe E vanta la Stella al centro del frontale, rinnovato nel look anche da un maggior numero di cromature: la mascherina è stata ridisegnata con due lamelle cromate e listelli verticali in nero lucido. Elementi decorativi in cromo e nero lucido nel paraurti anteriore ne sottolineano il look sportivo-elegante. Il design Exclusive, invece, è all’altezza del nome che porta: la particolare mascherina del radiatore, la Stella che si erge sul cofano motore e gli ampi elementi cromati nel paraurti anteriore accentuano questo posizionamento di spicco.

Adas di ultima generazione

Nuova Classe E dispone dell’ultimissima generazione di sistemi di assistenza alla guida Mercedes-Benz che collaborano attivamente con il conducente. Il risultato è un livello particolarmente elevato di sicurezza attiva: berlina e station-wagon sono in grado di intervenire qualora il guidatore non reagisca. Il sistema di riconoscimento hands-off adesso funziona in modo capacitivo, aumentando il comfort di comando nella guida parzialmente autonoma. Infatti, per segnalare ai sistemi di assistenza alla guida di Classe E che il guidatore ha il controllo dell’auto, è sufficiente afferrare il volante. Prima invece occorreva come feedback un momento sterzante, ovvero una lieve sterzata.

Nella corona del nuovo volante  sono inseriti sensori che ne registrano la presa. Se il sistema rileva che il guidatore non tiene le mani sul volante per un determinato periodo di tempo, si avvia un processo di segnalazione a cascata che, in caso di ulteriore inattività del conducente, alla fine attiva il sistema di arresto di emergenza.

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