Mercato: se l’auto ripartirà dall’usato

Da oltre 70 anni, BCA fa incontrare domanda e offerta in Europa attraverso il meccanismo efficiente e trasparente dell’asta, e da 20 anni ha portato questa esperienza anche online. Per capire come riprenderà il mercato dell’usato dopo il lockdown, BCA si è rivolta ai più importanti trader italiani, sviluppando un “instant survey” strutturato basato su telefonate individuali e un questionario online. Il campione (123 intervistati) è stato analizzato suddividendo le risposte per dimensione d’impresa (top buyer/piccoli buyer) e per geografia (Nord/Centro-Sud).

Dall’indagine emerge un quadro abbastanza sorprendente. In una situazione imprevista ed estrema, che ha fatto scendere di 30 punti l’indice di fiducia dei concessionari tra gennaio e aprile, i professionisti del remarketing sono relativamente ottimisti, e si dichiarano pronti a cogliere le opportunità che si creeranno con la piena riapertura.

“Il mercato dell’auto è un sistema complesso, che funziona grazie a un perfetto equilibrio tra vendita, post-vendita e remarketing. Il business dell’usato è un tassello fondamentale, perché garantisce la rotazione (e sostiene il valore) delle auto portate in permuta dai clienti”, dice Barbara Barbieri, amministratore delegato di BCA Italia. “La nostra ricerca mostra che gli operatori di settore, pur nelle enormi difficoltà del momento, credono nella ripresa e si preparano a investire sul business usato. Questo è un segnale positivo per tutto il mercato”.

Alla domanda “Come andrà l’usato rispetto al nuovo?”, il 41% degli intervistati risponde che l’usato ripartirà più rapidamente. Solo il 7% crede il contrario. Gli altri ritengono che non vi sarà sostanziale differenza.

La maggioranza dei trader non è pessimista sul post-lockdown. Alla domanda “Qual è la sua sensazione sul post-lockdown?”, il 60% risponde di essere poco o per nulla preoccupato. La percentuale è ancora maggiore al nord (63%) e tra i top buyer (66%). I “molto pessimisti” sono solo il 9%.

Maggio, grande incertezza, ma anche voglia di investire. Di fronte alla richiesta di una previsione sull’andamento di maggio, i giudizi si sono divisi: il 48% pensa che in una prima fase prevarrà la prudenza anche negli acquisti; il 47% ritiene che le prime riaperture segneranno un miglioramento; il 5% è incerto e non si pronuncia. Nonostante questa incertezza sugli effetti a breve, una percentuale pari a quasi tre quarti degli intervistati pensa di fare acquisti di vetture usate nel corso del mese, in previsione di una ripresa significativa a giugno e luglio (attesa dal 40% dei trader consultati). I trader dell’usato hanno lo stock sotto controllo. A fine aprile, Unrae stimava almeno 350.000 vetture ferme sui piazzali dei concessionari, ed esprimeva la forte preoccupazione della categoria. Dal survey di BCA Italia emerge invece un dato in controtendenza: tre quarti dei trader di auto usate definiscono “normale” il loro livello di stock. Alla domanda: “Come giudica la situazione del suo stock?”, il 75% risponde che è sotto controllo. Solo il 2% dichiara un livello anomalo. Nella maggior parte dei casi si tratta di clienti che si approvvigionano di prodotto “just-in-time” via asta e sono quindi in grado di “sorvegliare” e programmare i loro stock.

Il remarketing auto: scenario e prospettive. In sintesi, l’“instant survey” di BCA Italia fa emergere primi segni di ottimismo, fondati su una sensazione comune tra gli operatori professionali: all’usato si rivolgeranno i clienti finali che non intendono affrontare la spesa di un’auto nuova, e al tempo stesso intendono ridurre l’uso dei mezzi pubblici nell’attuale situazione. A fronte di questi segnali positivi, BCA offre gli strumenti chiave per consentire una ripresa del mercato usato ordinata e redditizia anche nella presente situazione di mobilità ridotta: un’ampia scelta di usato “business-to-business” subito a disposizione degli operatori professionali e un processo “full-digital” che consente di gestire valutazione, acquisto all’asta, movimento e stoccaggio vetture, passaggio di proprietà e attività documentali interamente in remoto.

BCA Italia fa parte del gruppo BCA Marketplace plc, la prima società di aste automobilistiche d’Europa, fondata nel 1946. BCA è uno dei più grandi operatori al mondo nel remarketing auto. Partendo dal Regno Unito ha esteso la sua presenza in 13 Paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia e Svizzera). Da quasi vent’anni opera nel campo delle aste online. BCA Italia gestisce ogni anno oltre 1.200 aste digitali. Il tempo di rotazione medio di un veicolo messo all’asta è (nel 90% dei casi) non superiore a 20 giorni. 

Chi vende ha accesso a un mercato potenziale di 23.000 acquirenti professionali registrati in Italia e all’estero, e chi compra ha la scelta fra circa 6.000 veicoli sempre disponibili online. Il meccanismo dell’asta (interamente gestito da BCA), è aperto e trasparente, fornisce via web informazioni complete sul prodotto in vendita, e ha regole semplici, chiare e valide per tutti. BCA Italia ha sede a Lodi.

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