Mazda CX-3, un’evoluzione costante

di Piero Evangelisti

Il progresso delle tecnologie che sono applicabili su un’automobile ha trasformato il concetto di Model Year, abbreviato in “My”. Per decenni il termine è stato usato prevalentemente all’interno delle aziende e indicava i nuovi dettagli che venivano introdotti durante la pausa estiva, un’operazione resa possibile dal fermo degli impianti per manutenzione e tooling. Oggi il “Model Year” è molto più ricco di contenuti e rappresenta l’aggiornamento di una vettura soprattutto nelle aree della guida assistita e della connettività. Al New York Auto Show, tuttora aperto, ha fatto il suo debutto la settimana scorsa Mazda CX-3 My 2018.

Una giapponese autentica

Caratterizzata da un design Kodo più maturo, da motori Skyactiv aggiornati e da una più ampia gamma di tecnologie di sicurezza i-Activsense, la rinnovata Mazda CX-3, che arriverà in Europa durante l’estate, è pronta per proseguire il successo di un modello che fin dalla sua nascita, nel 2015, si è sempre basato sulla filosofia progettuale della Casa di Hiroshima incentrata sull’uomo, per offrire al guidatore e passeggeri un’esperienza più matura e di maggiore qualità sotto ogni aspetto. Ampia è la gamma dei sistemi di sicurezza i-Activsense che, tra le novità, comprende il Cruise Control adattivo con la funzione Stop&Go (in abbinamento con il cambio automatico Skyactiv-Drive) e il sistema di fari adattivi a Led. Ridotti i consumi e le emissioni di tutti i propulsori a benzina e diesel.

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