Lo sprint della componentistica made in Italy

di Stefano Belfiore (www.inforicambi.it)

Sfiora le 480.000 unità nei primi 7 mesi del 2017. A tanto ammonta la produzione di automobili in Italia. Un trend in aumento che porta a casa, secondo l’ultimo report di Anfia, una crescita tendenziale del 9 per cento. Se il nuovo corre, il riflesso positivo sull’OEM è consequenziale. Il fatturato della componentistica, infatti, dopo la contrazione (- 3,6%) riportata lo scorso aprile, chiude il mese di maggio con un più 12,7 per cento. Risultato generato grazie soprattutto a una componente interna in rialzo del 16,5 per cento (+8,1% la componente estera). Complessivamente, se si guarda ai primi 5 mesi del 2017, l’indice del fatturato si mantiene in crescita. Segno di una produzione made in Italy di parti e accessori per autoveicoli (e loro motori) che registra a luglio, secondo lo studio, uno sviluppo dell’8,5 per cento, chiudendo positivamente l’andamento disegnato nei primi 7 mesi dell’anno in corso.

Il 75% di un’auto è fatta da componenti

Un dato significativo che dimostra l’importanza strategica del settore: attore di primo piano nella lunga catena automotive. Degna di nota anche la forte propensione all’internazionalizzazione. Nel 2016, il valore delle esportazioni è salito a 19,97 miliardi di euro (+0,3% rispetto al 2015), con un saldo della bilancia commerciale attivo per 5,5 miliardi di euro. Rilevanti i numeri che fotografano il comparto azionale: circa 2.000 imprese e 136.000 addetti per un fatturato annuale di circa 39 miliardi di euro.

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