L’elettrico non ucciderà il termico

di Massimo Ghenzer*

Il tema delle vetture elettriche è centrale per i nostri tempi. Il dibattito è decollato e varie opinioni sono state espresse, in alcuni casi contrastanti tra loro. Il passaggio totale all’elettrico non potrà avvenire in tempi rapidi perché i problemi da affrontare sono molteplici e la soluzione non è semplice né a basso costo. Perplessità sono state espresse recentemente da fonti estremamente autorevoli. Dubbi sul vantaggio netto per le emissioni e i costi per gli utenti sono stati espressi e meritano un approfondimento. Il passaggio graduale ma continuo dalla progettazione di vetture con motori termici a veicoli azionati da motori elettrici richiede investimenti ingenti e totale consapevolezza.

Lo stato dell’arte

La maggioranza degli europei vive in città e la realizzazione di impianti di ricarica non è facile da un punto di vista logistico. La più grande azienda produttrice di energia elettrica in Italia ha deciso di investire sui percorsi autostradali. Utile e interessante ma soluzione parziale, perché il problema principale da affrontare e risolvere è quello dei centri urbani. Oggi il prezzo di una vettura elettrica è molto elevato e questo frena l’entusiasmo all’acquisto. La ricarica richiede ancora troppo tempo e l’autonomia comincia a essere conforme alle esigenze dei consumatori, ma soltanto in presenza di punti di ricarica diffusi e facili da individuare.
Imprevisti in agguato
Il costo di un pieno di energia elettrica oggi sembra essere conveniente per il consumatore, ma non esiste garanzia che rimanga ai livelli attuali. Anche il prezzo del carburante diesel era la metà della benzina anni fa, ora è quasi uguale. Lo Stato realizza somme ingenti dalle accise sui carburanti e una netta diminuzione dei consumi pone temi non indifferenti al bilancio statale. Di contro, le vetture elettriche sono contro l’inquinamento acustico e atmosferico, anche se bisognerà valutare l’inquinamento che si produrrà con l’aumento di produzione di energia elettrica. Sembra che la visione sull’esigenza di passare alle vetture elettriche sia consolidata, ma la conversione sarà graduale e con sano realismo la cancelliera tedesca ha indicato la sostenibilità economica come elemento centrale. E nel frattempo ha sollecitato a migliorare la qualità e le emissioni dei motori termici che continueranno a essere progettati e prodotti ancora per molto tempo.

 *Presidente Areté Methodos

1 Comments

  1. Mauro says:

    Questo articolo è un’apolitica esposizione di quanto di obiettivo vi è in questo argomento.
    Io al bilancio delle emission complessive, aggiungerei quanto si genererebbe in particolato per le line produttive delle batterie oltre agli scarti di produzione ed alle batterie una volta esuste.

    Uno dei fattori che rendono poco attraente questo nuovo probabile traguardo della tecnologia è la forte e pressante “deriva politicizzata” presa dai più nel proporre pro e contro.
    Dovremmo tutti discuterne con maggiore affezione verso la fisica e l’economia ed un pò meno pilotati da populismo ed interessi politici.

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