Lamborghini Urus, un “mostro” di bellezza


di Pierluigi Bonora

«Volevo questa macchina solo per me. È sempre stato un sogno e deve rimanere un sogno», firmato Ferruccio Lamborghini. La frase passata alla storia, vergata dal fondatore della Casa del Toro, non ha tempo. Valeva allora e vale ancora oggi. Per le belle automobili, quelle da sogno, il tempo non passa proprio. Il loro fascino resta tale per l’eternità. Soprattutto se si osservano nei contesti di tutti i giorni – la strada, la pista, gli sterrati – e non semplicemente sugli asettici stand dei Saloni. Il SuperSuv Urus, di Lamborghini, il più veloce al mondo della categoria, non fa eccezione. Il Centro stile di Sant’Agata Bolognese ha creato un «mostro» di bellezza con il profilo da coupé e l’impeto proprio di una Lamborghini.

Sant’Agata Bolognese al centro del mondo

Un’automobile tutta nuova, per forme, caratteristiche e pubblico a cui si rivolge. Come nuovo è il corso che Urus apre non solo per il polo produttivo emiliano, ampliato e divenuto un modello avanzato dell’industria 4.0. Urus, infatti, segna il passaggio del costruttore a una dimensione diversa, quella di proporre una vettura che può essere utilizzata tutti i giorni, con qualsiasi tempo e sui fondi stradali più duri. Oltre 3.300 «paperoni» hanno già staccato l’assegno per assicurarselo, una super caparra per il SuperSuv grazie alla quale tutta la produzione del 2019 può definirsi già sold out.

Un SuperSuv in tutto

Urus è divertente da guidare in pista, nel nostro caso sul circuito di Vallelunga, e le quattro ruote sterzanti non gli fanno minimamente perdere il contatto con la strada, anche se si affronta una delle tante curve con eccessiva disinvoltura. Il motore V8 biturbo (il primo nella storia della Casa) di 4 litri e 650 cavalli di potenza, per una coppia di 850 Nm, lancia Urus oltre i 305 orari, mentre per sprintare da 0 a 100 si impiega quasi il battito di un ciglio: 3,6 secondi. Decisa e potente è anche la frenata: 33,7 metri per l’inchiodata 100-0. «Guidare Urus in serenità è la cosa più semplice – rassicura Maurizio Reggiani, responsabile tecnico di Lamborghini – grazie anche ai sistemi di assistenza, pronti a intervenire nelle possibili situazioni di emergenza».

La magia del rombo

A fare la differenza è anche il sound del motore, con i suoi acuti quando si decide di far scatenare la cavalleria. Ma anche sullo sterrato Urus dimostra di cavarsela alla grande. Insomma, un vero SuperSuv in fatto di velocità, sicurezza, tecnologie, capacità offroad, comfort e raffinatezza degli interni tra pelli pregiate e Alcantara. E, soprattutto, un amore a prima vista per chi (e non solo) può sborsare 205.000 euro e magari, personalizzandolo a piacimento, raggiungere cifre da capogiro.

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