Nelle foto gli allievi della scuola ideata da Scania

La scuola di guida efficiente fa bene al “green” e ai conti delle aziende

di Valerio Boni

Le immatricolazioni di nuovi modelli non sono l’unico indicatore del successo di un costruttore di veicoli, come dimostra l’analisi dei risultati ottenuti nel 2016 da Scania. Il costruttore svedese ha fatto della sua scuola di guida efficiente uno dei punti di forza dei servizi post vendita riservati agli autotrasportatori, e l’anno appena concluso si è chiuso con un incremento del 17% degli iscritti rispetto al 2015. Sono stati infatti 633 i professionisti del trasporto che hanno seguito il corso di formazione che consente di affinare le tecniche di guida con una riduzione media dei consumi di gasolio del 12%. Un risultato che ha evidenti ricadute positive sull’aspetto economico della gestione del veicolo, oltre che sull’ambiente.

L’iniziativa di Scania è stata avviata da qualche anno, ma ora è ormai una realtà affermata e sfruttata anche dalle imprese di trasporto che iscrivono i propri trasportatori per istruirli a uno stile di guida più efficace e redditizio. In questo modo, ai benefici economici immediatamente valutabili, se ne aggiungono altri indiretti, che vanno dalla riduzione dei costi di manutenzione e riparazione, grazie alla minore usura di componenti come i freni, all’incremento dei livelli di sicurezza.

Un secondo servizio che ha dato grandi soddisfazioni del corso del 2016 è il Driver Coaching fornito alle aziende. Scania ha infatti la possibilità di comparare, attraverso la connettività, le prestazioni di un autista con quelle di autisti parametri operativi simili, distanze medie, topografie e pesi complessivi paragonabili. L’analisi di questi dati permette di determinare i margini di miglioramento e le azioni da intraprendere per correggere le abitudini di guida meno redditizie in tempo reale.

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