La rivoluzione della mobilità

Alla fine di maggio, Aniasa, l’associazione che raggruppa le imprese che si occupano di noleggio e flotte, delineerà lo scenario del mercato e le tendenze della clientela. Proviamo a immaginare quali temi verranno sviscerati. Di sicuro, si affronterà l’argomento diesel. Questo motore, che in tanti considerano sul viale del tramonto, in realtà resta il preferito da parte dei fleet manager, ovviamente nelle ultime formulazioni Euro6. Anche le auto ibride crescono nelle flotte aziendali, mentre quelle elettriche, che pure hanno nei parchi mezzi delle società il miglior cliente, rappresentano ancora pochi numeri.

La tendenza a noleggiare

Il vero boom, invece, riguarda il noleggio a lungo termine rivolto ai privati. Un tempo avversato dalle stesse Case, vede ora i principali gruppi come protagonisti, anche attraverso i vari canali di offerta. «È questa la vera rivoluzione», commenta un addetto ai lavori. L’Olanda, in proposito, è il «Paese pilota» con 105.000 contratti sottoscritti: la domanda, oltre alle vetture compatte, si è allargata a quelle di segmento superiore, e la fascia di età dei maggiori richiedenti è tra i 25 e 45 anni. In Italia il fenomeno è in crescita costante grazie ai tanti servizi a disposizione dell’automobilista che sceglie il noleggio invece dell’acquisto: manutenzione, cambio gomme, auto sostitutiva, Rc auto, ecc. E non mancano i risparmi. Il peso del Nlt, alla fine del 2018, sarà di circa un quarto rispetto a un mercato complessivo visto poco sotto quota 2 milioni di unità. Si stimano 450.000 veicoli tra noleggio a lungo e breve termine, inclusi i veicoli commerciali.

Tasse e car sharing

Non mancherà, crediamo, anche l’auspicio che il prossimo governo renda strutturale quel super ammortamento che ha fatto tanto bene al settore. Mentre per il car sharing la richiesta potrebbe essere quella di migliorare il servizio, a esempio di bloccare la tariffazione se la macchina non parte o se la portiera non si apre, oltre all’efficienza e alla pulizia. Un vero Codice comportamentale per un business che conta, nelle principali città italiane (Milano e Roma soprattutto), circa 6.000 veicoli.

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