La riforma del Codice della strada nei cassetti della politica

di Giordano Biserni*

Ci avevamo sperato che a giugno l’Aula della Camera dei Deputati potesse esaminare e approvare le modifiche al Codice della Strada in prima lettura. Lo annunciava anche il sito istituzionale del palazzo di Montecitorio (http://www.camera.it/leg18/76?view=76&active_tab_3806=5814&element_id=agenda lavori). E invece scopriamo che nell’ultima settimana di giugno, la Commissione Trasporti della Camera affronterà temi come il 5G, i big data e audizioni varie che nulla hanno a che fare con la sicurezza stradale. Ora perciò i tempi si allungano.

Se tutto va bene a luglio si potrà approvare il disegno di legge unicamente alla Camera e solo dopo la pausa estiva, a metà settembre, si potrà esaminarlo anche a Palazzo Madama, dove sicuramente ci saranno nuove audizioni e nuovi emendamenti da votare. Si arriverà perciò ad autunno pieno per l’approvazione definitiva. Insomma una estate senza modifiche sostanziali al Codice della Strada che è iniziata con tanti (troppi) morti sulle strade, con decine di motociclisti che hanno perso la vita nei fine settimana, con bambini e ragazzi vittime in tutta Italia, dove la principale causa dei sinistri rimane la distrazione alla guida da “sbornia del Terzo millennio” come il cellulare. Mentre nei palazzi romani il tema sicurezza stradale rimane a margine.

*Presidente di Asaps

 

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