La passione di Mini per il cinema

di Gabriele Villa

Mini si dà al cinema ed è subito successo, come protagonista a quattro ruote, che, dopo il ritorno in grande stile alla ventottesima edizione del Festival del Cinema di Tavolara (20mila cinefili accorsi), si è rinnovato all’Anteo di Milano che ha accolto la presentazione ufficiale dei lavori realizzati nell’ambito del “Mini Filmlab”, il workshop dedicato a giovani film makers in collaborazione con OffiCine, (progetto culturale nato dalla collaborazione di Anteo spazio Cinema e Istituto Europeo di Design) sotto la supervisione artistica del regista Silvio Soldini.

Ecco quindi Vinicio Marchioni, conosciuto soprattutto per “Romanzo Criminale”come protagonista di “Battiti” dove interpreta un uomo affetto da problemi di cuore che dovrà stare in guardia dalle emozioni forti che, a un certo punto, scatteranno proprio per il fascino dell’educatrice che dovrebbe invece aiutarlo a gestire quelle emozioni.

Ironico e dolcissimo “Pepita’s”, dove Lino Guanciale, ben noto per “Non dirlo al mio capo”, “La porta rossa” e “L’allieva”, è un giovane impiegato che di notte veste segretamente i panni di una Drag Queen, finché una sera viene amabilmente smascherato da sua nonna, una troppo simpatica Ariella Reggio.
E per sorridere e soprattutto riflettere ecco il “corto” “Tutta colpa di Rocky” dove il sedile magico (del passeggero) sostituito per emergenza dopo aver rovistato tra alcuni reperti in officina, sussurra tutto e più di tutto all’orecchio del conducente. In buona sostanza svela i pensieri che passano per la testa della donna che sta accanto senza ovviamente farsi accorgere dalla medesima. Su quel sedile è seduta Marina Rocco, protagonista di commedie italiane di successo e di serie tv cult, tra cui “Tutti pazzi per amore”, alle prese nel corto con una relazione difficile con il partner al volante.

Mini Hatch e la nuova Mini Cabrio, scelte per stare al centro della scena e tre corti tutti da vedere (andranno in onda su Sky Arte HD, canali 120 e 400 di Sky) anche e soprattutto per l’eccellente prova di professionalità offerta da attori e film makers. considerato che ciascuno di essi (durata sette minuti) è stato realizzato in due giorni

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