Si è svolta la seconda edizione del convegno internazionale “CO2 Reduction for Transportation Systems”, organizzato da Anfia. Il convegno era rivolto a tutti gli stakeholders della filiera automotive (produttori di veicoli, fornitori di componenti e sistemi), enti pubblici, manager, ingegneri e ricercatori. Il suo focus le tecnologie di riduzione della CO2 per i sistemi di trasporto sostenibili, sia in termini di miglioramento dell’efficienza del gruppo propulsore, sia in termini di riduzione della domanda di energia dei veicoli. 

La lotta alla CO2 ci trova d’accordo, ma…

di Aurelio Nervo*

Le tecnologie per la riduzione delle emissioni di CO2 degli autoveicoli sono un argomento estremamente attuale per la filiera da noi rappresentata. Entro il 2021, l’industria dell’auto europea avrà ridotto le emissioni di CO2 di quasi il 42% rispetto al 2005, diventando, a questo proposito, uno dei settori industriali più virtuosi. La proposta della Commissione europea sui target successivi al 2021 per auto e veicoli commerciali leggeri, ci vede d’accordo, insieme ad altre associazioni europee del settore come Acea e Clepa, sulle tempistiche di lungo termine, ma abbiamo sottolineato con chiarezza che l’obiettivo di riduzione del 30% al 2030 è troppo oneroso e non prende in considerazione la bassa e frammentata penetrazione sul mercato europeo dei veicoli a propulsione alternativa.

Poco tempo a disposizione

L’introduzione di un target addizionale al 2025, inoltre, non dà tempo sufficiente per le modifiche tecniche e progettuali che si renderanno necessarie. La più recente proposta di regolamento sui target di riduzione – i primi mai stabiliti – delle emissioni di CO2 dei veicoli industriali – del 15% e del 30% rispettivamente al 2025 e al 2030 – a cui va il merito di aver riconosciuto il ruolo strategico del gas naturale liquefatto (GNL) come alternativa al gasolio, presenta livelli di riduzione troppo aggressivi e selezionati senza tener conto della natura specifica e della complessità di questo settore, che ha un lead-time più lungo rispetto al mercato automobilistico.

Occorre buon senso

Anfia seguirà il percorso legislativo dei due dossier insieme alle associazioni europee partner per garantire che i futuri obiettivi di riduzione della CO2 siano al tempo stesso ambiziosi e praticabili, prendendo in considerazione anche gli impatti su tutta la filiera automotive.

*Presidente di Anfia

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