La grande vetrina del Salone di Ginevra

di Piero Evangelisti

Ogni Salone internazionale dell’auto ha una sua regina, forse si tratta di un luogo comune, ma eleggerla è indispensabile. Gli addetti ai lavori che cercano di prevedere i giudizi del pubblico non fanno fatica a individuarla quando a una rassegna debutta una nuova Ferrari, come accade in questi giorni all’87a edizione del Salone di Ginevra al quale, storicamente, la Casa di Maranello non ha mai fatto mancare una novità di rilievo. Quest’anno tocca alla Ferrari più potente di sempre, la 812 Superfast, berlinetta che sotto al cofano monta un V12 capace di erogare 800 cavalli di potenza massima con un’impressionante coppia di 710 Nm. Le forme, profondamente scolpite, portano la firma del team guidato da Flavio Manzoni. Le novità dell’industria italiana riservate al Salone ginevrino non si fermano alla Ferrari ma includono anche la Alfa Romeo Stelvio (ne avete già letto sulle pagine di Fuori Giri) che si presenta per la prima volta al pubblico europeo scompigliando lo scacchiere dei Suv premium di taglia media. Lo stesso obiettivo è assegnato alla Jeep Compass, lo Sport Utility puro che va a collocarsi fra il bestseller Renegade e la grande famiglia Cherokee, una vera Jeep sotto tutti i punti di vista. Ancora Suv, ma questa volta ci spostiamo nel Regno Unito, in casa Land Rover che porta al debutto mondiale Velar con il sub-brand Range Rover. I designer guidati da Gerry McGovern hanno creato una vettura affascinante che va a posizionarsi tra Evoque e Range Rover Sport, ma più vicina alla prima dal punto di vista innovativo. Arriverà soltanto a gennaio del prossimo anno Ds7 Crossback, ma il Suv medio del giovane brand del Gruppo Psa farà parlare molto di sé nelle hall del Palexpo di Ginevra per il suo modo di interpretare il concetto di premium alla francese e perché si tratta della prima auto progettata fin dall’inizio per essere una Ds.

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