La grande impresa dell’ “over 80” Alvaro Cecotti

Il motore, questa volta, è nelle gambe del protagonista di questa incredibile storia. Porte aperte, dunque, e strappo alla regola, in “Happy Moto“. Presentata presso Pink Jersey 1931 di Milano, l’innovativo concept store dedicato al mondo bike, la grande sfida di Alvaro Cecotti, eccezionale impresa che ha portato il ciclista a segnare il nuovo record dell’ora su pista over 80. Nel ruolo di moderatore della serata Stefano Martignoni di RED live, portavoce del team che ha supportato Alvaro per la parte tecnica legata a foto e montaggio video del progetto. A prendere la parola per primo è stato il “padrone di casa”, Carlo Guerra, nipote del celebre corridore Learco, che ha esordito con parole di stima e ammirazione: “Per noi di Pink Jersey è un piacere ospitare Alvaro e il suo staff, l’impresa che è riuscito a realizzare rappresenta un esempio da seguire per tutti, dimostrazione tangibile che passione e forza di volontà portano a raggiungere risultati incredibili”.

 Sportivi si rimane

Supportato dal calore di un folto pubblico e dei propri familiari, Alvaro Cecotti si è presentato al Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari per portare a termine la propria sfida personale: pedalare per 60 minuti e stabilire il nuovo record italiano dell’ora su pista over 80. Cecotti ha centrato in pieno l’obiettivo, compiendo 134 giri di pista con una media di 33,517 km/h.
In merito allo straordinario risultato ottenuto, il recordman ha dichiarato: “Sinceramente non penso di aver fatto niente di così eccezionale, ho la fortuna di essere ancora in salute, ma ho anche cercato di mantenere uno stile di vita piuttosto moderato senza eccedere in niente, ma neppure esagerare con diete o limitazioni. Fare sport in modo regolare e con criterio mi fa sentire in forma e mi passa energia che trasformo in motivazione per migliorare la prestazione o comunque mantenerla.  Più che ai sigilli e ai riconoscimenti punto a invogliare i miei coetanei e chi si avvicina all’età della pensione a non cedere alla vita sedentaria e lasciarsi andare. Io oggi vado più forte in bicicletta di quando avevo 60 anni. E la malattia che ho affrontato ai 65 anni mi ha rafforzato la mente. Grazie di cuore a tutti, ma proprio tutti coloro che mi hanno aiutato e al RED Live staff per aver riportato la mia esperienza. Se la salute mi assisterà ancora, il mio progetto non finisce qui”.

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