Sicurezza stradale, politici alla prova del nove

Sulla sicurezza stradale i parlamentari sono alla prova del nove. Da una parte c’è la riforma del Codice della strada che giace da tempo, troppo tempo, al Senato. E’ importante che venga superata l’impasse e che il provvedimento, con tutte le sue novità a beneficio di una maggiore sicurezza in strada per tutti, torni alla Camera, sia approvato e diventi al più presto operativo. E importante è anche l’idea, formulata da Paolo Gandolfi (commissione Trasporti della Camera), relatore della legge sull’omicidio stradale, di creare l’Agenzia nazionale sulla sicurezza stradale. L’iniziativa, presentata dal deputato in occasione di #FORUMAutoMotive, evento svoltosi a Milano, è nata dal dibattito in corso al Tavolo sulla sicurezza stradale promosso da Dekra.  L’Agenzia, nelle intenzioni di Gandolfi e con la condivisione degli altri membri del Tavolo, dovrà avviare una manovra di sistema sul tema, coinvolgendo tutti gli attori dei diversi livelli istituzionali e i rappresentanti della filiera della mobilità a motore. Obiettivo di questa Agenzia è la riduzione dei drammatici numeri degli incidenti che si registrano ogni anno sulle strade. Ora Gandolfi dovrà mettere in atto i suoi propositi e fare in modo che la prossima riunione del Tavolo sia una sorta di costituente di questa Agenzia, in modo che si possa stilare un programma e partire, quindi, subito dopo. L’altra prova del nove vede come protagonisti il viceministro all’Economia, Luigi Casero, e il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Vincenzo Garofalo, i quali hanno mostrato grande interesse e non poche aperture alla richiesta avanzata da Ancma, l’associazione della filiera delle due ruote, di sgravi fiscali per chi acquista capi d’abbigliamento tecnici dotati di paraschiena. La detrazione dovrebbe essere pari al 50% del prezzo d’acquisto del giaccone. La misura costerebbe alle casse pubbliche 2,5 milioni a fronte di una riduzione dei costi sociali, causati dalle sciagure della strada, quantificabile in 21 milioni. Ebbene, lo sgravio potrebbe essere introdotto con un emendamento nella Legge di bilancio. Il paraschiena, oltre a salvare la vita, eviterebbe danni irreversibili al motociclista, spesso costretto a trascorrere il resto dell’esistenza immobilizzato dopo una caduta o un brutto incidente. Dalle parole ai fatti, dunque. Restiamo in attesa, con la speranza di non essere ancora una volta delusi.

Pierluigi Bonora

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