Il noleggio è entrato nel cuore degli italiani

di Pier Luigi del Viscovo*

Il noleggio si fa sempre più spazio nelle abitudini degli italiani, sostituendo l’acquisto e il leasing. Quasi un milione di veicoli gestiti e oltre 6,2 miliardi di ricavi, con più di 400.000 immatricolazioni di nuove vetture. Questa, in sintesi, la fotografia del settore presentata da Aniasa, l’associazione dei noleggiatori. Entrando nei singoli comparti, osserviamo come il noleggio a breve sia ancora in crescita, nella misura del 6/7% in termini di volumi operati, a cui però è corrisposta una crescita in valore di circa la metà, il 3%. Questa dinamica dei prezzi, più che un driver di stimolo della domanda, sembra essere riconducibile a una difficoltà che gli operatori stanno incontrando, da anni, a governare il processo commerciale, con eccessivo ricorso a grandi intermediari, che di fatto bruciano gran parte del valore generato in una competizione sui prezzi a dir poco tempestosa.

Il nodo dei prezzi

Oggi il mantra delle imprese (tutte, non solo quelle del noleggio) è di perseguire il prezzo più basso. Però questo equivale non a creare, ma a distruggere ricchezza. La bravura è spuntare un prezzo più alto, non più basso. È la generalizzata modesta capacità a far percepire il valore del proprio prodotto/servizio a non lasciare altra strada che quella di ridurre i costi per competere sul prezzo. Purtroppo, la scomparsa del marketing alla fine del secolo scorso ha prodotto miseria, non ricchezza. Serve a poco ammirare Apple e fare il contrario.

Lungo termine a gonfie vele

Il noleggio a lungo termine procede a un ritmo impressionante di penetrazione nelle scelte degli automobilisti. Nel biennio 2015/2017 oltre 200.000 clienti sono passati dalla proprietà o dal leasing al noleggio, portando la flotta gestita a quasi 800.000 veicoli. Anche in questo caso i ricavi, pur arrivati a sfiorare i 5 miliardi (a cui andrebbe aggiunta la rivendita dell’usato) non hanno segnato il medesimo tasso di incremento. Perché anche qui gli operatori hanno scelto di utilizzare un minor costo congiunturale (il beneficio fiscale del superammortamento) per competere sul prezzo.
È comunque significativo che la penetrazione del noleggio a lungo termine, sul parco circolante delle vetture fino a 7 anni di anzianità, sia arrivato a superare il 5%. In pratica, delle auto fresche che girano, una su venti è a noleggio (era una su cento all’inizio del secolo).

*Fleet&Mobility

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