Il mio “Coast to Coast”, ma in Italia

Anche quest’anno come quelli passati sono partita per partecipare al “Coast to Coast”. Ma cosa avete capito? Non quello americano famoso, quello della route 66!! Quello italiano che un anno parte dal Mediterraneo per arrivare allo Ionio, e l’anno successivo l’inverso. Quest’anno si è partiti da Orbetello, ed era intitolato “sulle vie del Vino. Guida poco che devi bere!”.
Lancia Delta integrale pronta e… via verso la prima tappa. Pitigliano, cantina Villa Corano.
Visita del Museo Minerario effettuata con il trenino dei minatori. Cena all’Hotel le Macine con degustazione di Brunello e funghi. Certo, mangiare e bere facevano parte del lato godereccio, ma tra l’una e l’altra si effettuavano anche prove di regolarità come quella che ci ha visti protagonisti a Castel del Piano.
ll venerdì siamo partiti per Radicofani, dove, ancora sobri, abbiamo effettuato la seconda prova, visitato la Fortezza di Radicofani. Per la merenda ci siamo fermati all’Abazia di Pietrafitta e, naturalmente una bevutina alla Cantina Arnaldo Caprai a Montefalco. Siamo ìi, gente di auto, ma quando si presenta l’occasione la lasciamo come abbiamo fatto a Numana.
Qui ci siamo imbarcati per ammirare la bellezza del Conero e pranzare a bordo. Nel pomeriggio una visita alla Basilica di Loreto con le auto ben parcheggiate per ricevere la Benedizione del parroco, per poi rientrare al Conero ed effettuare la terza prova cronometrata.
Il mattino successivo si parte per Ripatransone, quarta prova cronometrata, visita di Ripatransone con Cantina sociale d’obbligo e Teatro Mercatini che è un vero gioiello peccato poco conosciuto.
Il pranzo e la premiazione a San Benedetto del Tronto. Tra vino, ottimo cibo e dolci del luogo, abbiamo scoperto di esserci classificati primi.
Il tour che abbiamo fatto è stato tra i più belli del “Coast to Coast”, ma anche dei più tristi in quanto siamo ripassati accanto a luoghi che avevamo visitato l’anno scorso e che ha causa degli ultimi terremoti non ci sono più. Siamo passati accanto ad Accumoli, dove abbiamo visto case diroccate, tendopoli, e decine di splendidi angeli sotto forma di pompieri e protezione civile. Vedere tutto ciò è un pugno nello stomaco e fa passare in secondo piano la meraviglia del giro appena concluso.
Costanza Afan de Rivera

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