Il governo torni sui propri passi

di Salvatore Saladino*

Il nuovo anno si apre come si era chiuso il 2018, in flessione. Con un comparto, il noleggio a lungo termine, che fino a qualche mese fa trainava il mercato con ritmi di crescita a due cifre percentuali e che oggi mostra preoccupanti segnali di cedimento, e un altro comparto, quello dei privati, che invece mostra segni di vitalità insospettata. Ma è il tema delle alimentazioni quello a cui va dedicata la riflessione più significativa: le vendite di auto a benzina sono ormai al livello di quelle a gasolio (per le prime a gennaio una crescita del 28%, per le seconde un decremento di pari entità).

Ma non sono certo le 16.500 auto a benzina in più, le 1.000 a gpl e le 1.300 ibride a compensare le 31.500 vetture a gasolio che si sono perse rispetto al 2018. Sarebbe opportuno che il governo e le autorità locali tornassero sui propri passi, e magari si parlassero tra loro, viste le direzioni opposte prese dai loro provvedimenti, ammettendo che le auto a gasolio di ultima generazione sono ecologicamente valide e vantaggiose anche nei termini del costo d’esercizio: se non da incentivare all’acquisto, almeno da non penalizzare nella circolazione.

Segnalo infine che da quest’anno le statistiche di Dataforce si arricchiscono di un dato in più: il monitoraggio delle importazioni parallele, ovvero le immatricolazioni che non passano dalle reti ufficiali: l’8% del mercato, a gennaio, in crescita.

*Country Manager di Dataforce Italia

 

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