Il governo dei “tavoli” è un disastro

Andiamo con ordine: il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha promosso il Tavolo automotive per capire quali sono i problemi in cui si dibatte il settore. Dopo aver percepito che il Tavolo convocato era troppo numeroso (quasi 50 i presenti, tra associazioni, sindacati e altri), Patuanelli ha deciso di organizzare tre Tavoli su problemi specifici.

In attesa che i tre Tavoli a tema si riuniscano (intanto Natale si avvicina e il governo  continua a dimostrare tutta sua litigiosità e fragilità), ecco che il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, conscio che la misura penalizzante sulle auto aziendali è un vero autogol, lancia l’idea di… un Tavolo per migliorare la misura in Parlamento. Come se non bastassero i tre “sottotavoli” di Patuanelli.

Prima si lancia il sasso e poi si ritira la mano: il settore automotive, seppur preso in contropiede dalla tassa sulle auto aziendali, ha subito reagito pesantemente, inducendo il governo a ripensare il provvedimento. E magari cancellarlo (vedremo).

A proposito, al Tavolo automotive di metà ottobre, di sicuro le associazioni di categoria avranno fatto presenti i problemi del settore e la situazione tuttora penalizzante, rispetto al resto d’Europa, delle auto aziendali.

A che servono questi tavoli se poi chi li convoca fa orecchie da mercante e agisce contro gli interessi di chi ci sta seduto?

 

 

 

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