Il destino contro Marchionne, Manley nuovo capo di Fca

Finisce con un anno di anticipo e in modo del tutto imprevisto l’era di Sergio Marchionne alla guida di Fca, che avrebbe dovuto lasciare l’incarico di amministratore delegato con l’approvazione dei conti 2018 nella primavera prossima. Le condizioni del manager italo-canadese, convalescente in seguito a un intervento chirurgico, si sono aggravate nelle ultime ore e come precisa una nota del Gruppo, «non potrà riprendere la sua attività lavorativa».

Una situazione «impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti quanti un senso di ingiustizia», ha detto il presidente di Fca, John Elkann, che ha lavorato al fianco di Marchionne in questi 14 anni, e così lo ricorda: «un leader illuminato, una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico». Una situazione che ha portato alla convocazione urgente dei cda di Fca,Cnh e Ferrari, le società di cui Marchionne era al vertice.

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A succedere a Marchionne al vertice di Fca, come si è deciso nella riunione svoltasi al Lingotto di Torino, sarà Mike Manley, responsabile del marchio Jeep e, dall’ottobre del 2015, del brand Ram. Manley, 54 anni, nato in Gran Bretagna, è anche membro del Group Executive Council (Gec) di Fca dal primo settembre 2011. Cambio anche al vertice di Ferrari di cui diventa presidente John Elkann e amministratore delegato Louis Camilleri, come ha deciso il cda della Casa di Maranello. A guidare Cnh Industrial sarà invece una donna, Suzanne Heywood. «Le transizioni che abbiamo appena annunciato – ha detto ancora Elkann – anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura. Per me è stato un privilegio poter avere Sergio al mio fianco per tutti questi anni».

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