Honda e-Prototype per una nuova mobilità urbana

di Piero Evangelisti

Superata la fase concept, l’Urban Ev del 2017, Honda ha presentato al Salone di Ginevra “e-Prototype”, l’ultimo step prima della produzione in serie della sua city car a emissioni zero. La discesa in campo di Honda sul fronte delle full electric parte dalla città perché è nelle aree metropolitane che queste hanno la possibilità di diffondersi più rapidamente come mezzi di trasporto alternativi facilmente fruibili sotto il profilo dell’autonomia e della maggiore disponibilità di ricarica.

E-Prototype presenta ancora dettagli, come gli specchietti retrovisori esterni rimpiazzati da telecamere, da concept, ma esteticamente la linea è quella definitiva, una nuova espressione del design di Honda, sempre originale e distintivo. Minimalista fuori e dentro, la e-Prototype è inequivocabilmente un’auto giapponese che può conquistare anche un pubblico molto giovane.

Taglia giusta per la città

Con cinque porte e una lunghezza di quattro metri, la prima vettura elettrica di Honda è una cittadina comoda e spaziosa. Costruita su un telaio a ruote motrici posteriori monta un motore elettrico da 100 cv (300 Nm la coppia massima) alimentato da una batteria che le consente un’autonomia di 200 km, una distanza corretta per chi si sposta prevalentemente in città.

Per quanto riguarda gli interni non si può dire adesso quanto rimarrà sulla versione di serie di quelli della e-Prototype, disegnati e allestiti per creare un’atmosfera hi-tech: emblematici sono i due schermi affiancati che occupano in lunghezza tutta la plancia. Anche lo specchietto retrovisore interno è sostituito da uno schermo digitale che trasmette le immagini  riprese dalla telecamera inserita nel bordo del lunotto. Le batterie collocate centralmente sotto il pavimento abbassano il baricentro dell’auto e promettono, insieme alle ruote motrici posteriori, il tipico piacere di guida delle auto Honda.

 

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