Guardrail killer per i centauri, si faccia qualcosa


Per gli automobilisti è simbolo di sicurezza, ma per i motociclisti può essere uno spietato killer: è il guardrail stradale, una barriera costruita con pali metallici che possono tagliare come lame e spezzare qualsiasi cosa gli si impatti contro. A lanciare il monito tornando su un tema d’attualità molto discusso anche a livello europeo è il mensile Dueruote che fa il punto della situazione spiegando come la soluzione ci sia già – l’Alto Adige l’ha introdotta nel 2007 – e lanciando un appello alle istituzioni affinché la norma, pronta ma mai firmata, non venga dimenticata. 
 

Provvedimenti in stand-by


Uno schema di decreto per i guardrail salvamotociclisti, spiega Dueruote, nel nostro Paese esiste: è stato presentato nel marzo 2016 (dopo che a livello europeo la proposta di norma era stata declassata a Technical Specification 1317-8 per volere della Germania e dei Paesi nordici), ricevette il benestare del Consiglio superiore dei lavori pubblici e, in attesa di approvazione, il ministero autorizzò addirittura i gestori all’installazione in via sperimentale dei dispositivi in oggetto. Poi il nulla. Ad oggi il decreto risulta pronto, in attesa di firma da parte dell’ufficio legislativo del Ministero – in attesa di capire a chi faccia capo il dicastero – e della notifica alla Comunità europea che avrebbe tre mesi per rimuovere rilievi dopo di che il decreto entrerebbe automaticamente in vigore. 
 

Il nuovo appello di Ancma


“Mettere in sicurezza tutta la rete esistente è difficilmente perseguibile, ma chiediamo che almeno le strade di nuova costruzione vengano obbligatoriamente dotate di guardrail sicuri anche per i motociclisti”, ha commentato a Dueruote il presidente di Ancma Andrea Dell’Orto
 

La fotografia scattata da “Dueruote”

In Italia si contano 851.400 km di strade: di questi a oggi 100 dei 26 mila gestiti dall’Anas risultano dotati delle nuove strutture (vedi cartina) e altrettanti sono in cantiere per il 2018, nessun intervento è stato realizzato sulla rete di Autostrade. In Alto Adige l’intervento è iniziato nel 2007 e oggi si contano 12,1 chilometri “protetti” su 157 curve con una previsione di ulteriori 2.400 metri per 40 nuove curve. La conferma che un brevetto esiste: oltre a quello di Anas, sin dal 2007 c’è quello del Servizio strade altoatesino che… ha messo a punto una fascia di di protezione da montare nella parte inferiore del guardrail, denominata PAB, che chiudendo il varco tra asfalto e lama impedisce al motociclista di impattare contro il paletto e al tempo stesso attutisce, deformandosi, l’eventuale urto. Una soluzione che non implica peraltro un impatto economico sconvolgente: se un guardrail standard costa 150 euro al metro quello con protezione per motociclisti, si legge su Dueruote, va dai 30 ai 60 euro in più al metro. “Importi minimi se si pensa che la posa di un metro di asfalto costa dai 10 ai 12mila euro” ha commentato l’ingegner Comelli, dell’Associazione Motociclisti Incolumi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *