Grazie all’eCall ora le donne sono meno sole

di Carlotta Adreani

Una donna che guida in una città semideserta. Sono da poco passate le dieci di sera. Sta tornando a casa dal lavoro. È stanca e guarda continuamente nello specchietto retrovisore. È consapevole di tutti i pericoli che può incontrare, e un brivido le corre lungo la schiena. Sa che in caso di aggressione potrà contare soltanto su se stessa, che magari non avrà il tempo di chiedere aiuto. Sa di essere sola. Ma se questa donna avesse a disposizione un pulsante all’interno dell’auto, da premere in caso di pericolo, allora, forse, si sentirebbe più tranquilla. Ecco perché la «scatola rosa», lanciata nel 2007 da Fondazione Ania per la sicurezza stradale, è stata una vera innovazione. Un semplice tasto collegato a un sistema satellitare che consentiva di velocizzare le richieste di intervento, localizzando immediatamente l’auto che lanciava l’allarme.

La direttiva Ue

Da allora le Case hanno proposto sistemi simili, di serie o come optional. Ma se prima potevano decidere se dare al consumatore la possibilità di usufruirne o meno, oggi tutte le vetture di nuova omologazione, secondo la direttiva Ue, dovranno infatti essere dotate del sistema eCall per la chiamata d’emergenza. Uno strumento, in vigore dal 31 marzo scorso, che potrebbe salvare fino a 2.500 vite l’anno soltanto nel Vecchio continente.

Manuale o automatico

L’eCall potrà essere manuale (la richiesta di soccorso avviene tramite un pulsante) oppure automatico. Nel secondo caso sarà l’auto a lanciare l’allarme quando rileva una forte decelerazione o il cambiamento di alcuni parametri, come l’apertura di un Airbag. E c’è da giurarci: saranno molte le donne a ringraziare i burocrati di Bruxelles.

Le stesse donne che oggi non riescono più a rinunciare a tanti altri sistemi capaci di fare la differenza nella guida di tutti i giorni. Come la telecamera per parcheggiare, indispensabile quando hai la visuale posteriore ostruita, o il sistema di controllo della velocità, ideale in autostrada. Sicurezza, ma anche spazio e comodità. La capienza del portabagagli, ad esempio, è un fattore importante nella scelta dell’auto.

Le linee contano, prestazioni e rifiniture anche, ma se lo spazio è limitato, meglio orientarsi su un altro modello. Con un po’ di rammarico, certo, ma con la consapevolezza di aver fatto la scelta ad hoc.

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