Goldman Sachs, l’auto in Borsa nasconde 150 miliardi di valore

di Ennio Montagnani

Nell’ultimo report sul settore automobilistico europeo gli analisti di Goldman Sachs hanno leggermente incrementato le previsioni sui volumi di mercato di fine anno in Europa, Russia e Brasile. Ciò ha permesso loro di aggiornare leggermente all’insù le stime dei titoli di settore, tenendo conto che mentre l’indice Stoxx 600 automotive & parts è salito dell’11% circa nel terzo trimestre, le stime di consenso sugli utili degli analisti di settore (non soltanto quelli GS) sono aumentate solo del 3 per cento. Secondo gli analisti di Goldman Sachs questa prudenza dei loro colleghi trova spiegazione in tre fattori. In primis le minacce provenienti dall’incremento dell’auto elettrica (e, più in generale, dei costi per l’elettrificazione delle future auto) incideranno sui margini attesi. In secondo luogo, l’euro forte rende meno competitive le auto europee e, in terzo luogo, stanno crescendo le preoccupazioni del ciclo di domanda degli Stati Uniti. Detto questo, gli analisti di Goldman Sachs ritengono che, in base al metodo della somma delle parti, il settore automobilistico europeo varrebbe circa 150 miliardi di euro in più di quanto oggi venga valorizzato in Borsa: di conseguenza la maggior parte la maggior parte dei titoli del settore auto europei risulterebbe sostanzialmente sottovalutataa eccezione di Bmw, Renault e Peugeot, le cui quotazioni attuali (rispettivamente 86,3 euro, 83,5 euro e 20,2 euro) risultano in linea con i prezzi obiettivo a 12 mesi (ovvero 86 euro per il titolo Bmw, 87 euro per Renault e 21 euro per Psa Peugeot).

Il punto su Fca

Al contrario, il titolo Fca potrebbe salire nei prossimi 12 mesi fino a 25,3 euro (ovvero il 78% in più rispetto alla chiusura di venerdi 19 ottobre a Piazza Affari, a 14,2 euro), mentre quello Porsche potrebbe attestarsi a 80 euro (+39,5% rispetto ai 57,3 euro di venerdi 19 ottobre a Francoforte) e quello di Volkswagen proiettarsi a 195 euro (+31,8% se rapportato ai 147,98 euro di chiusura il 19 ottobre scorso). Potenziale di apprezzamento anche per il titolo Daimler (+18,6%, dai 68,29 euro attuali fin a 81 euro possibili tra 12 mesi) e per il titolo Ferrari (+12,9%, dai 97,45 euro di chiusura di venerdi 19 ottobre a Milano, fino ai 110 euro stimati dagli analisti di GS fra 12 mesi)

 

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