Gli italiani vogliono la “bici-moto”

Èboom per l’E-Bike, la bicicletta a pedalataassistita. I dati dell’Ancma, l’Associazione nazionale ciclo, moto e
accessori, lo confermano: vendite in rialzo del 120% nel 2016 a 124.400 unità. E anche nei primi mesi del 2017 il trend decisamente europeo è confermato. Solo nei mesi estivi le importazioni di E-Bike hanno superato quelle dei primi nove mesi dell’anno scorso. Le biciclette tradizionali, invece, registrano una flessione di circa il 2,6% che è un dato migliore della generale flessione dell’8/9% del resto d’Europa. Il mercato delle bici tradizionali si assesta a
1.555.000 biciclette.

Caliari (Ancma): “Un pubblico diverso”

“È un fenomeno nuovo che sta prendendo piede sempre di più – spiega Pierfrancesco Caliari, direttore generale Confindustria Ancma all’Adnkronos – Èun pubblico diverso dal normale ciclista, che per il momento non si avvicina all’E-Bike. Si tratta di un nuovo mezzo per la mobilità, magari per il tragitto casa-lavoro, senza arrivare sudati al lavoro e in breve tempo”.
Poi, continua Caliari, c’è il ”ciclo-turismo delle località montane dove con la mountain-bike si possono intraprendere percorsi che sarebbero stati appannaggio da campioni del Giro d’Italia. Ora con la E-Bike e senza una preparazione fisica specifica, possiamo percorrere salite che mai avremmo potuto nemmeno sognare”.Certo, sottolinea Caliari, ”in Italia c’e’ ancora un problema di infrastrutture dedicate alle biciclette. Dobbiamocominciare a ragionare di intermodalità per la mobilità in città, che non può più basarsi solo sull’auto, moto e mezzi pubblici. Dobbiamo pensare  anche a chi usa la bicicletta per spostarsi e quindi ciclo-viee noleggio bici. C’è un grande lavoro da fare”.

Si guardi a Londra e Berlino

‘Sta succedendo qualcosa in termini di domanda in tutta Europa e vediamo che la bici tradizionale perde terreno – sottolinea Piero Nigrelli, responsabile settore ciclo Confindustria Ancma -: Città come Londra e Berlino stanno mettendo in atto politiche a favore della bici. Londra sta spingendo molto sulla bici perché i mezzi pubblici e le auto e moto private non riescono più a garantire la mobilità. In più è una forma di mobilità a costo zero. Settanta anni fa la mobilità era garantita dalle bici e anche oggi in parte si potrebbe. La bici dato può garantire spostamenti per 3-5 km al giorno in città.
”La E-Bike può garantire a chi ama andare in montagna circa 250 watt che si aggiungono alle gambe, perché comunque bisogna pedalare – continua Nigrelli -. Gli appassionati di Mtb che non ci andavano più, per il sopraggiungere dell’età avanzata o per sovrappeso, riscoprono la voglia di andare in bici. La gente è curiosa di questi nuovi prodotti che aiutano a muoversi in tutta sicurezza. E’ l’anello di congiunzione tra la moto e la bici. Alla scorso Salone Eicma di Milano 4mila persone hanno voluto testare le nuove E-Bike. Insomma si allarga l’utenza e soprattutto la compagnia in bici”.

 

 

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