Giornalisti e auto: il mio progetto per la Uiga

 

di Gaetano Cesarano, presidente di Uiga (Unione italiana giornalisti automotive)

Tutto il comparto della mobilità stava vivendo un periodo di difficile, una rivoluzione dopo la crisi degli anni scorsi: nuovo slancio delle immatricolazioni; sostanziale evoluzione di canali e modalità di vendita; ruolo sempre più preponderante dell’assistenza, non solo meccanica, a rinsaldare il rapporto continuo tra marchio e cliente. Da marzo, tutto ciò ha subito un improvviso stravolgimento, causando non solo il blocco temporaneo del mercato con pesanti ripercussioni sul mondo produttivo, ma un radicale cambio di paradigma per industrie, fornitori, distributori, venditori e acquirenti.

In questo contesto, la comunicazione è sempre più strategica, a monte e a valle della filiera: da qualche mese, gli automobilisti selezionano con maggiore attenzione le “fonti” di informazione in cerca soprattutto di autorevolezza e concretezza. Il giornalismo, quello vero, deve approfittare – oggi, subito, adesso – di una nuova opportunità di rilancio non solo economico, ma anche sociale: tutto ciò rappresenta una sfida che l’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive raccoglie immediatamente, mettendo a sistema la sua rete associativa verso nuovi obiettivi. 

Pochi giorni fa i giornalisti specializzati di carta stampata, radio, tv e new media mi hanno eletto nuovo presidente al vertice di Uiga, rinnovando pure il Consiglio Direttivo e il collegio dei Revisori dei Conti. Ho accettato con entusiasmo l’incarico perché sono convinto di poter contribuire al riposizionamento della comunicazione automotive grazie agli strumenti formatividell’associazione, e con il contributo dei colleghi aderenti a Uiga rafforzeremo il premio Auto Europa che da tanti anni contraddistingue il nostro sodalizio.

I soci saranno il perno di una rete ancora più fitta e allargata di relazioni istituzionali a beneficio di tutto il settore: ogni socio Uiga è “ambassador” attivo dell’Unione. Per questo è fondamentale non solo potenziare la base associativa, ma stimolarne la cooperazione nello sviluppo di inedite sinergie professionali, da cui traggano vantaggio tutti, non solo i componenti interni. Uno strumento fondamentale in questa mission è la formazione: da qualche anno Uiga è un soggetto formativo riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti, grazie all’intuizione e alla dedizione di chi mi ha preceduto al vertice dell’Unione.

Per massimizzare l’efficacia di questo nuovo ruolo, l’azione formativa deve articolarsi su tutto il territorio nazionale, non solo nei fulcri di Roma e Milano, sfruttando anche grandi eventi come il “Milano Monza Motor Show”, “Auto e Moto d’Epoca” a Padova, la “Conferenza del Traffico e della Circolazione” dell’Aci e tante altre occasioni dove parlare di auto, mobilità, sicurezza stradale e sport motoristici a colleghi meno vicini al nostro settore.

Il nostro appuntamento clou rimane il premio “Auto Europa”, con cui Uiga incorona annualmente la migliore vettura prodotta e commercializzata nel Vecchio Continente. Malgrado tutte le difficoltà di quest’anno, stiamo lavorando all’organizzazione di un evento che possa declinarsi non soltanto online, come purtroppo è avvenuta l’assegnazione di “Auto dell’Anno” a causa dell’emergenza coronavirus.

Siamo fiduciosi che l’individuazione di una formula innovativa, ma non riduttiva, la stretta osservanza delle regole da parte dei partecipanti e il ristretto numero di questi ultimi possa garantire lo svolgimento e il successo di un appuntamento che il mondo ci invidia, attribuendo anche quest’anno uno dei premi più ambiti dalle Case automobilistiche.

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