Franco, Andrea e una Bmw: dal Veneto a Marrakech 

di Roberta Pasero
Ci sono viaggi che si vorrebbe non finissero mai. Anche se non siamo noi i protagonisti. Anche se siamo semplici spettatori dell’avventura e della felicità altrui. Come capita guardando il docufilm “Se ti abbraccio non aver paura”, un viaggio d’amore su due ruote di un padre coraggioso e di un figlio speciale. Di Franco e Andrea Antonello, on the road da Castelfranco Veneto a Marrakech, nella pellicola fortemente voluta da Bmw Motorrad Italia e firmata da Niccolò Maria Pagani per la Ushuaia Film.

Un titolo che sembra riflettere i nostri timori di oggi, la nostra diffidenza nel farci avvicinare e stringere al cuore. E invece “Se ti abbraccio non aver paura” non è altro che la scritta sulla t-shirt di Andrea, 25 anni, perché lui è un ragazzo fatto così, l’autismo gli ha tolto indubbiamente qualcosa però gli ha regalato questa voglia di abbracci talmente improvvisi e inaspettati che a qualcuno mettono paura e dunque conviene avvisarli prima.
“Quando viaggi in moto è come volare. Sono partito dieci anni fa per un folle viaggio di tre mesi, in sella con Andrea attraversando l’America e il Guatemala e questo ha cambiato le nostre vite”, spiega Franco Antonello in una conferenza virtuale con Andrea al suo fianco che sembra unire tutti noi nel suo abbraccio distante. Questa volta padre e figlio hanno percorso un viaggio nelle emozioni sulla rotta di Marrakech Express, la pellicola cult di Gabriele Salvatores, il cui ultimo film, Tutto il mio folle amore, è ispirato proprio al romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas che racconta la loro storia.
“Non è un film sull’autismo, è un film ibrido, girato senza sceneggiatura, per riuscire ad arrivare al deserto con la forza di volontà e la passione per la moto, dopo mille avventure, riuscendo a ridere, a sorridere, a commuoversi”, racconta il regista Niccolò Maria Pagani. Una pellicola che avrebbe dovuto essere proiettata nei cinema il 2 aprile, Giornata mondiale della Consapevolezza dell’Autismo, e invece è stata dirottata per 72 ore su YouTube, in attesa di partecipare a qualche festival e di una distribuzione televisiva. Ed è stato un trionfo: 350mila visualizzazioni in 50 Paesi del mondo. E un’esplosione di consensi e di applausi virtuali.
“Un successo che ci rende felici perché questo film contribuisce non soltanto a sensibilizzare sul tema dell’autismo, ma molti appassionati hanno voluto anche condividere con noi la voglia di tornare a viaggiare appena si può che il film ha suscitato in loro”, spiega Salvatore Nicola Nanni, direttore di Bmw Motorrad Italia, sempre molto attiva nel programma del brand tedesco di Corporate social responsability SpecialMente, che on line e on land esorta a non arrendersi mai. Sfidando sempre limiti ed emozioni.

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