Lo stand del Fiat 500 Club Italia ad Automotoretrò 2017

Fiat 500 Club Italia festeggia i 60 anni del mitico “Cinquino”

di Fabrizio Boschi

E il mitico “Cinquino” non poteva mancare al recente Automotoretrò per spegnere le sue candeline, la rassegna di settore che si è svolta nella sua Torino fino al 5 febbraio. Il Fiat 500 Club Italia, il più grande sodalizio dedicato alla storica bicilindrica, è stata presente con un proprio stand nel Padiglione 2 di Lingotto Fiere, dove è stato possibile richiedere informazioni su tutti gli argomenti (da quelli più tecnici come la manutenzione ed il restauro del mezzo, a come assicurarlo a prezzi vantaggiosi e come partecipare a raduni ed altri eventi), iscriversi all’associazione o rinnovare la tessera ed acquistare bellissimi gadget esclusivi. Tra questi ultimi, i modellini in scala 1,43,personalizzati con il logo dl Club e quello del Museo Multimediale della 500 “Dante Giacosa” di Garlenda, che proprio ad Automotoretrò sono stati venduti in anteprima.
Nello stand sono state esposte alcune vetture, messe come sempre a disposizione dai soci, fieri di poter rappresentare il Club ed il mondo degli appassionati del cinquino in occasioni importanti come Automotoretrò.
Nel corso dell’anno non mancheranno altri appuntamenti in cui celebrare la piccola grande auto, di cui risultano ancora in circolazione circa 400.000 (il 10% del totale prodotto), in Italia ed anche all’estero. Il dato è straordinario, se si considera che sono passati ben quattro decenni da quando gli ultimi “Cinquini” uscirono dalle catene di montaggio: un record figlio dell’affetto per questo mezzo che ha caratterizzato sia il boom economico degli anni ’60 sia il periodo dell’austerity dei ’70.
Nel nostro Paese le 500 rappresentano più dell’1% del parco auto, con 388.691 esemplari circolanti. Colpisce anche il fatto che i numeri siano sostanzialmente invariati rispetto al 2010, segno che i cinquini non si rottamano più, ma sono apprezzatissimi e curatissimi dagli appassionati di mezzi storici (con alcune versioni che hanno ormai raggiunto notevoli quotazioni di mercato) e soprattutto da chi li vive come auto del divertimento, minuscole e simpatiche icone del made in Italy.

 

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